Chiesa Dei Figli del Signore Gesù Cristo | |||||||||||||||||||||||
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Punti Biblici:
10Ed
egli disse: «Tornerò certamente da te l'anno prossimo a questo tempo; ed
ecco, Sara tua moglie avrà un figlio». E Sara ascoltava all'ingresso
della tenda, che era dietro di lui.
13Allora
l'Eterno disse ad Abramo: «Sappi per certo che i tuoi discendenti
dimoreranno come stranieri in un paese che non sarà loro, e vi saranno
schiavi e saranno oppressi per quattrocento anni. 14Ma
io giudicherò la nazione di cui saranno stati servi; dopo questo, essi
usciranno con grandi ricchezze.
1L'Eterno
visitò Sara come aveva detto; e l'Eterno fece a Sara come aveva promesso.
2E
Sara concepì e partorì un figlio ad Abrahamo nella sua vecchiaia, al
tempo stabilito, che DIO gli aveva detto. 3E
Abrahamo pose nome Isacco al figlio che gli era nato, e che Sara gli aveva
partorito.
1Ora
Sarai, moglie di Abrahamo, non gli aveva dato alcun figlio. Ella aveva una
serva egiziana di nome Agar. 2Così
Sarai disse ad Abramo: «ecco, l'Eterno mi ha impedito di avere figli;
deh, entra dalla mia serva; forse potrò avere figli da lei». E Abramo
diede ascolto alla voce di Sarai. 3Sarai
dunque, moglie di Abramo, dopo che Abramo aveva dimorato dieci anni nel
paese di Canaan, prese la sua serva Agar, l'Egiziana, e la diede in moglie
ad Abramo suo marito. 4Ed
egli entrò da Agar, che rimase incinta; ma quando si accorse di essere
incinta, guardó la sua padrona con disprezzo. 5Allora
Sarai disse ad Abramo: «La responsabilità per l'offesa fattami ricada su
di te. Sono stata io a darti nelle braccia la mia serva; ma da quando si
è accorta di essere incinta mi guarda con disprezzo. L'Eterno sia giudice
fra me e te». 6Abramo
rispose a Sarai: «Ecco, la tua serva è in tuo potere; fa' di lei ciò
che ti pare». Sarai allora la trattó duramente, ed ella fuggì dalla sua
presenza. 7Ora
l'Angelo dell'Eterno la trovò presso una sorgente d'acqua nel deserto,
presso la sorgente sulla strada di Shur, 8e
le disse: «Agar, serva di Sarai, da dove vieni e dove vai?». Ella
rispose: «Me ne fuggo dalla presenza della mia padrona Sarai». 9Allora
l'Angelo dell'Eterno le disse: «Torna dalla tua padrona, e sottomettiti
alla sua autorità». 10Poi
l'Angelo dell'Eterno soggiunse: «Io moltiplicheró grandemente la tua
discendenza tanto che non la si potrà contare, a motivo del suo gran
numero». 11L'Angelo
dell'Eterno le disse ancora: «Ecco, tu sei incinta e partorirai un
figlio, e lo chiamerai Ismaele, perché l'Eterno ha dato ascolto alla tua
afflizione; 12egli
sarà tra gli uomini come un asino selvatico; la sua mano sarà contro
tutti e la mano di tutti contro di lui; e abiterà nella presenza di tutti
i suoi fratelli». 13Allora
Agar chiamó il nome dell'Eterno che le aveva parlato: «Tu sei El-Roi»,
perché disse: «Ho veramente io veduto colui che mi vede?». 14Perciò
quel pozzo fu chiamato "Il pozzo di Lahai-Roi. ecco, esso è fra
Kadesh e Bered. 15Così
Agar partorì un figlio ad Abramo; e Abramo chiamò il figlio, che Agar
gli aveva partorito, col nome di Ismaele. 16Abramo
aveva ottantasei anni, quando Agor partorì Ismaele ad Abramo.
9Ora
Sara vide che il figlio partorito ad Abrahamo da Agar, l'egiziana, rideva.
10Allora
ella disse ad Abrahamo: «Scaccia questa serva e suo figlio, perché il
figlio di questa serva non dev'essere erede con mio figlio, con Isacco».
30Ma
che dice la Scrittura? «Caccia via la schiava e suo figlio, perché il
figlio della schiava non sarà erede col figlio della libera».
23Or
quello che nacque dalla serva fu generato secondo la carne, ma quello che
nacque dalla libera fu generato in virtú della promessa. 24Tali
cose hanno un senso allegorico, perché queste due donne sono due patti:
uno dal monte Sinai che genera a schiavitú, ed è Agar. 25Or
Agar è il monte Sinai in Arabia e corrisponde alla Gerusalemme del tempo
presente; ed essa è schiava con i suoi figli. 26Invece
la Gerusalemme di sopra è libera ed è la madre di noi tutti.
1«Giubila,
o sterile, che non partorivi, prorompi in alte grida di gioia, tu che non
provavi doglie di parto! Poiché i figli della desolata saranno piú
numerosi dei figli della maritata, dice l'Eterno.
27Infatti
sta scritto: «Rallegrati, o sterile che non partorisci! Prorompi e grida,
tu che non senti doglie di parto, perché i figli dell'abbandonata saranno
piú numerosi di quelli di colei che aveva marito».
6Ed
egli credette all'Eterno, che glielo mise in conto di giustizia.
6Cosí
Abrahamo «credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto di giustizia»;
31Gesú disse allora ai Giudei che avevano creduto in lui: "Se dimorate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; 32conoscerete la verità e la verità vi farà liberi". 33Essi gli risposero: "Noi siamo progenie di Abrahamo e non siamo mai stati schiavi di nessuno; come puoi tu dire: "Diventerete liberi"?". 34Gesú rispose loro: "In verità, in verità vi dico: Chi fa il peccato è schiavo del peccato. 35Or lo schiavo non rimane sempre nella casa; il figlio invece vi rimane per sempre. 36Se dunque il Figlio vi farà liberi sarete veramente liberi". 37"Io so che siete progenie di Abrahamo, ma cercate di uccidermi, perché la mia parola non trova posto in voi. 38Io parlo di ciò che ho visto presso il Padre mio, e anche voi fate le cose che avete visto presso il padre vostro". 39Essi, rispondendo, gli dissero: "Il padre nostro è Abrahamo". Gesú disse loro: "Se foste figli di Abrahamo, fareste le opere di Abrahamo; 40ma ora cercate di uccidere me, uno che vi ha detto la verità che ho udito da Dio; Abrahamo non fece questo. 41Voi fate le opere del padre vostro". Perciò essi gli dissero: "Noi non siamo nati da fornicazione; noi abbiamo un solo Padre: Dio". 42Allora Gesú disse loro: "Se Dio fosse vostro Padre, mi amereste, perché io sono proceduto e sono venuto da Dio; non sono venuto infatti da me stesso, ma è lui che mi ha mandato. 43Perché non comprendete il mio parlare? Perché non potete ascoltare la mia parola. 44Voi siete dal diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro; egli fu omicida fin dal principio e non è rimasto fermo nella verità, perché in lui non c'è verità. Quando dice il falso, parla del suo perché è bugiardo e padre della menzogna. 45A me invece, perché vi dico la verità, voi non credete. 46Chi di voi mi convince di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? 47Chi è da Dio, ascolta le parole di Dio; perciò voi non le ascoltate, perché non siete da Dio". 48Allora i Giudei gli risposero e gli dissero: "Non diciamo con ragione che sei un Samaritano e che hai un demone?". 49Gesú rispose: "Io non ho un demone, ma onoro il Padre mio; voi invece mi disonorate. 50Or io non cerco la mia gloria; v'è uno che la cerca e che giudica. 51In verità, in verità vi dico che, se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte in eterno", 52Gli dissero dunque i Giudei: "Ora conosciamo che tu hai un demone. Abrahamo e i profeti sono morti, tu invece dici: "Se uno osserva la mia parola, non gusterà mai la morte in eterno". 53Sei tu piú grande del padre nostro Abrahamo, il quale è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?". 54Gesú rispose: "Se io glorifico me stesso, la mia gloria non è nulla. E il mio Padre che mi glorifica, quello che voi dite essere vostro Dio. 55Ma voi non l'avete conosciuto, io però lo conosco e se dicessi di non conoscerlo, sarei un bugiardo come voi; ma io lo conosco e osservo la sua parola. 56Abrahamo, vostro padre, giubilò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò". 57I Giudei dunque gli dissero: "Tu non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abrahamo?". 58Gesú disse loro: "In verità, in verità io vi dico: Prima che Abrahamo fosse nato, io sono".
1Perché tumultuano le nazioni, e i popoli tramano cose vane? 2I re della terra si ritrovano e i principi si consigliano insieme contro l'Eterno e contro il suo Unto, 3dicendo: "Rompiamo i loro legami e sbarazziamoci delle loro funi". 4Colui che siede nei cieli riderà, il Signore si farà beffe di loro. 5Allora parlerà loro nella sua ira, e nel suo grande sdegno li spaventerà, 6e dirà: "Ho insediato il mio re sopra Sion, il mio santo monte. 7Dichiarerò il decreto dell'Eterno. Egli mi ha detto: "Tu sei mio figlio oggi io ti ho generato. 8Chiedimi, e io ti darò le nazioni come tua eredità e le estremità della terra per tua possessione. 9Tu le spezzerai con una verga di ferro, le frantumerai come un vaso d'argilla"". 10Ora dunque, o re, siate savi, accettate la correzione, o giudici della terra. 11Servite l'Eterno con timore e gioite con tremore. 12Sottomettetevi al Figlio, perché non si adiri e non periate per via, perché la sua ira può accendersi in un momento. Beati tutti coloro che si rifugiano in lui.
20In quel tempo io vi farò ritornare, sí, in quel tempo vi raccoglierò poiché vi renderò rinomati e gloriosi fra tutti i popoli della terra, quando, sotto i vostri occhi, farò ritornare quelli che sono in cattività", dice l'Eterno.
27Or avvenne che, mentre egli diceva queste cose, una donna della folla alzò la voce e gli disse: "Beato il grembo che ti ha portato e le mammelle che ti hanno allattato". 28Ma egli disse: "Beati piuttosto coloro che odono la parola di Dio e l'osservano". 29Ora, come le folle gli si stringevano attorno, egli cominciò a dire: "Questa generazione è malvagia; essa chiede un segno, ma nessun segno le sarà dato se non il segno del profeta Giona. 30Infatti, come Giona fu un segno per i Niniviti, cosí anche il Figlio dell'uomo sarà un segno per questa generazione. 31La regina del Mezzodí si leverà nel giudizio con gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché essa venne dagli estremi confini della terra per udire la sapienza di Salomone; ed ecco, qui vi è uno piú grande di Salomone. 32I Niniviti risorgeranno nel giudizio con questa generazione e la condanneranno, perché essi si ravvidero alla predicazione di Giona, ed ecco, qui vi è uno piú grande di Giona".
14Perciò
il Signore stesso vi darà un segno: Ecco, la vergine concepirà e darà
alla luce un figlio e gli porrà nome Emmanuele
6(09-5)
Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato. Sulle sue
spalle riposerà l'impero, e sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio
potente, Padre eterno. Principe della pace. 7(09-6)
Non ci sarà fine all'incremento del suo impero e pace sul trono di Davide
e sul suo regno, per stabilirlo fermamente e rafforzarlo mediante il
giudizio e la giustizia, ora e sempre. Questo farà lo zelo dell'Eterno
degli eserciti.
7Ahimè,
perché quel giorno è grande; non ve ne fu mai alcuno simile; sarà un
tempo di angoscia per Giacobbe, ma egli ne sarà salvato. 8In
quel giorno avverrà», dice l'Eterno degli eserciti, «che io spezzerò
il suo giogo dal tuo collo e romperò i tuoi legami; gli stranieri non ti
faranno piú loro schiavo. 9Ma
quei d'Israele serviranno l'Eterno, il loro DIO, e Davide, loro re, che io
susciterò per loro. 10Tu
dunque, o mio servo Giacobbe, non temere», dice l'Eterno; «non
spaventarti o Israele, perché, ecco, io ti salverò dal lontano paese e
la tua discendenza dal paese della sua cattività. Giacobbe ritornerà,
avrà riposo, starà tranquillo e nessuno piú lo spaventerà.
1La
parola che fu rivolta a Geremia da parte dell'Eterno, dicendo: 2«Cosí
dice l'Eterno, il DIO d'Israele: Scriviti in un libro tutte le parole che
ti ho detto 3perché,
ecco, i giorni vengono, dice l'Eterno, nei quali io farò ritornare dalla
cattività il mio popolo d'Israele e di Giuda, dice l'Eterno, e li
ricondurrò nel paese che diedi ai loro padri, ed essi lo possederanno». 4Queste
sono le parole che l'Eterno pronunciò riguardo ad Israele e a Giuda: 5«Cosí
dice l'Eterno: Noi abbiamo udito un grido di terrore, di spavento e non di
pace. 6Informatevi
e vedete se un maschio può partorire. Perché dunque vedo tutti gli
uomini con le mani sui loro lombi, come una donna che sta per partorire?
Perché tutte le facce sono diventate pallide? 7Ahimè,
perché quel giorno è grande; non ve ne fu mai alcuno simile; sarà un
tempo di angoscia per Giacobbe, ma egli ne sarà salvato. 8In
quel giorno avverrà», dice l'Eterno degli eserciti, «che io spezzerò
il suo giogo dal tuo collo e romperò i tuoi legami; gli stranieri non ti
faranno piú loro schiavo. 9Ma
quei d'Israele serviranno l'Eterno, il loro DIO, e Davide, loro re, che io
susciterò per loro. 10Tu
dunque, o mio servo Giacobbe, non temere», dice l'Eterno; «non
spaventarti o Israele, perché, ecco, io ti salverò dal lontano paese e
la tua discendenza dal paese della sua cattività. Giacobbe ritornerà,
avrà riposo, starà tranquillo e nessuno piú lo spaventerà. 11Poiché
io sono con te», dice l'Eterno, «per salvarti. Io sterminerò tutte le
nazioni in mezzo alle quali ti ho disperso; tuttavia non sterminerò te,
ma ti castigherò con giustizia e non ti lascerò del tutto impunito». 12Cosí
dice l'Eterno: «Il tuo male è incurabile, la tua ferita è grave. 13Nessuno
difende la tua causa; cosí non c'è nessuna medicina per la tua ferita né
guarigione per te. 14Tutti
i tuoi amanti ti hanno dimenticata, non si prendono cura di te, perché ti
ho colpito con percossa da nemico, con un castigo di uno crudele, per la
grandezza della tua iniquità, per la moltitudine dei tuoi peccati. 15Perché
gridi a causa del tuo male? Il tuo dolore è insanabile. Io ti ho fatto
queste cose per la grandezza della tua iniquità, per la moltitudine dei
tuoi peccati. 16Ma
tutti quelli che ti divorano saranno divorati, tutti i tuoi nemici, tutti
quanti, andranno in cattività; quelli che ti saccheggiano saranno
abbandonati al saccheggio e i tuoi depredatori li lascerò essere
depredati. 17Sí,
io ti ridarò salute e ti guarirò dalle tue ferite», dice l'Eterno, «perché
ti chiamano "La scacciata" dicendo: "Questa è Sion di cui
nessuno si prende cura"». 18Cosí
dice l'Eterno: «Ecco, io farò ritornare dalla cattività le tende di
Giacobbe e avrò pietà delle sue dimore; la città sarà ricostruita
sulle sue rovine e il palazzo sarà stabilito nel suo giusto posto. 19Usciranno
da essi canti di ringraziamento e voci di gente in festa; li farò
moltiplicare e non diminuire, li renderò onorati e non saranno piú
umiliati. 20I
suoi figli saranno come una volta e la sua assemblea sarà resa stabile
davanti a me, ma punirò tutti i loro oppressori. 21Il
suo principe sarà uno di essi, e il suo dominatore uscirà di mezzo a
loro; io lo farò avvicinare ed egli si accosterà a me. Chi infatti
disporrebbe il suo cuore per avvicinarsi a me?», dice l'Eterno. 22«Voi
sarete il mio popolo, e io sarò il vostro Dio», 23Ecco
la tempesta dell'Eterno si scatena furiosa, una tempesta travolgente cadrà
violentemente sul capo degli empi. 24L'ardente
ira dell'Eterno non si acquieterà, finché non abbia compiuto e finché
non abbia realizzato i disegni del suo cuore. Negli ultimi giorni lo
capirete.
27«Ecco,
verranno i giorni», dice l'Eterno, «nei quali seminerò la casa
d'Israele e la casa di Giuda con seme di uomini e con seme di animali. 28E
avverrà che come ho vegliato su di loro per sradicare, per demolire e per
abbattere, per distruggere e per far del male, cosí veglierò su di loro
per edificare e per piantare», dice l'Eterno. 29«In
quei giorni non si dirà piú: "I padri hanno mangiato l'uva acerba e
i denti dei figli sono rimasti allegati". 30Ma
ognuno morirà per la propria iniquità; chiunque mangerà l'uva acerba
rimarrà con i denti allegati. 31Ecco,
verranno i giorni», dice l'Eterno, «nei quali stabilirò un nuovo patto
con la casa d'Israele e con la casa di Giuda, 32non
come il patto che ho stabilito con i loro padri nel giorno in cui li presi
per mano per farli uscire dal paese di Egitto, perché essi violarono il
mio patto, benché io fossi loro Signore»; dice l'Eterno. 33«Ma
questo è il patto che stabilirò con la casa d'Israele dopo quei giorni»
dice l'Eterno: «Metterò la mia legge nella loro mente e la scriverò sul
loro cuore, e io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. 34Non
insegneranno piú ciascuno il proprio vicino né ciascuno il proprio
fratello, dicendo: Conoscete l'Eterno! perché tutti mi conosceranno, dal
piú piccolo al piú grande», dice l'Eterno. «Poiché io perdonerò la
loro iniquità e non mi ricorderò più del loro peccato». 35Cosí
dice l'Eterno, che ha dato il sole per la luce di giorno e le leggi alla
luna e alle stelle per la luce di notte, che solleva il mare e ne fa
mugghiare le onde, il cui nome è l'Eterno degli eserciti. 36«Se
quelle leggi venissero meno davanti a me», dice l'Eterno, «allora anche
la progenie d'Israele cesserebbe di essere una nazione davanti a me per
sempre». 37Cosí
dice l'Eterno: «Se si potessero misurare i cieli in alto, o esplorare le
fondamenta della terra in basso, allora anch'io rigetterei tutta la
progenie d'Israele per tutto ciò che hanno fatto, dice l'Eterno. 38Ecco,
verranno i giorni, dice l'Eterno, nei quali questa città sarà
ricostruita per l'Eterno dalla torre di Hananeel alla porta dell'Angolo. 39Di
là la corda per misurare sarà ancora tesa in linea retta fino al colle
di Gareb, voltando poi verso Goah. 40Tutta
la valle dei cadaveri e delle ceneri e tutti i campi fino al torrente,
Kidron, fino all'angolo della porta dei Cavalli verso est, saranno
consacrati all'Eterno. Non sarà mai piú distrutta né demolita in
perpetuo».
6Verrà
il giorno in cui le sentinelle grideranno sul monte Efraim:
"Levatevi, saliamo a Sion, all'Eterno, il nostro DIO"». 7Poiché
cosí dice l'Eterno: «Innalzate canti di gioia per Giacobbe e mandate
grida per il capo delle nazioni; proclamate, cantate lodi e dite: O
Eterno, salva il tuo popolo, il residuo d'Israele.
1Io
dico dunque: Ha Dio rigettato il suo popolo? Cosí non sia, perché
anch'io sono Israelita, della progenie di Abrahamo, della tribú di
Beniamino. 2Dio
non ha rigettato il suo popolo, che ha preconosciuto. Non sapete voi ciò
che la Scrittura dice nella storia di Elia? Come egli si rivolge a Dio
contro Israele, dicendo: 3«Signore,
hanno ucciso i tuoi profeti e hanno distrutto i tuoi altari, e io sono
rimasto solo, ed essi cercano la mia vita». 4Ma
che gli disse la voce divina? «Io mi sono riservato settemila uomini, che
non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal». 5Cosí dunque, anche nel tempo presente è stato lasciato un residuo secondo l'elezione della grazia.
25Come
ancora egli dice in Osea: «Io chiamerò il mio popolo quello che non è
mio popolo, e amata quella che non è amata. 26E
avverrà che là dove fu loro detto "Voi non siete mio popolo",
saranno chiamati figli del Dio vivente». 27Ma
Isaia esclama riguardo a Israele: «Anche se il numero dei figli d'Israele
fosse come la sabbia del mare, solo il residuo sarà salvato». 28Infatti
egli manda ad effetto la decisione con giustizia, perché il Signore
manderà ad effetto e accelererà la decisione sopra la terra. 29E
come Isaia aveva predetto: «Se il Signore degli eserciti non ci avesse
lasciato un seme, saremmo diventati come Sodoma e saremmo stati simili a
Gomorra». 30Che
diremo dunque? Che i gentili, che non cercavano la giustizia, hanno
ottenuta la giustizia, quella giustizia però che deriva dalla fede, 31mentre
Israele, che cercava la legge della giustizia, non è arrivato alla legge
della giustizia. 32Perché?
Perché la cercava non mediante la fede ma mediante le opere della legge;
essi infatti hanno urtato nella pietra d'inciampo. 33come
sta scritto «Ecco, io pongo in Sion una pietra d'inciampo e una roccia di
scandalo, ma chiunque crede in lui non sarà svergognato».
3«Ma
radunerò il resto delle mie pecore da tutti i paesi dove le ho disperse e
le ricondurrò ai loro pascoli, e saranno feconde e si moltiplicheranno. 4Costituirò
su di esse pastori che le pascoleranno, e non avranno piú paura né
spavento; non ne mancherà neppure una», dice l'Eterno. 5«Ecco,
i giorni vengono», dice l'Eterno «nei quali susciterò a Davide un
germoglio giusto, che regnerà da re, prospererà, ed eserciterà il
giudizio e la giustizia ne paese. 6Nei
suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele dimorerà al sicuro. Questo sarà
il nome con cui sarà chiamato: "L'Eterno nostra giustizia"
15In
quei giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un germoglio di
giustizia, che eserciterà giudizio e giustizia nel paese. 16In
quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme abiterà al sicuro. Questo
sarà il nome con cui sarà chiamata: "L'Eterno, nostra giustizia». 17Infatti
cosí dice l'Eterno: «Non verrà mai meno a Davide chi segga sul trono
della casa d'Israele,
25Così
dice l'Eterno: «Se io non ho stabilito il mio patto con il giorno e con
la notte e se non ho fissato le leggi del cielo e della terra, 26allora
rigetterò anche la discendenza di Giacobbe e di Davide, mio servo, e non
prenderò piú dalla sua discendenza i reggitori della progenie di
Abrahamo di Isacco e di Giacobbe. Ma io farò ritornare i loro esuli e avrò
compassione di loro».
1«Così,
quando ti saranno venute addosso tutte queste cose, la benedizione e la
maledizione che io ti ho posto davanti, e tu le richiamerai alla mente fra
tutte le nazioni, tra le quali l'Eterno, il tuo DIO, ti avrà scacciato, 2e
ritornerai all'Eterno, il tuo DIO, e ubbidirai alla sua voce, tu e i tuoi
figli, con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, secondo tutto ciò
che oggi ti comando, 3l'Eterno,
il tuo DIO, ti farà ritornare dalla schiavitú, avrà pietà di te e ti
raccoglierà di nuovo fra tutti i popoli, fra i quali l'Eterno, il tuo
DIO, ti aveva disperso. 4Anche
se fossi stato scacciato all'estremità del cielo, l'Eterno, il tuo DIO,
ti raccoglierà di là e di là ti prenderà. 5L'Eterno,
il tuo DIO, ti ricondurrà nel paese che i tuoi padri possedettero e tu lo
possederai; ed egli ti farà del bene e ti moltiplicherà piú dei tuoi
padri. 6L'Eterno,
il tuo DIO, circonciderà il tuo cuore e il cuore dei tuoi discendenti,
affinché tu ami l'Eterno, il tuo DIO, con tutto il tuo cuore e con tutta
la tua anima, e così tu viva. 7E
l'Eterno, il tuo DIO, farà cadere tutte queste maledizioni sui tuoi
nemici e su tutti quelli che ti odiano e ti hanno perseguitato. 8Tu
invece ritornerai e ubbidirai alla voce dell'Eterno e metterai in pratica
tutti questi comandamenti che oggi ti prescrivo. 9L'Eterno,
il tuo DIO, ti farà prosperare grandemente in tutta l'opera delle tue
mani, nel frutto del tuo grembo, nel frutto del tuo bestiame e nel frutto
del tuo suolo; poiché l'Eterno si compiacerà di nuovo nel farti del
bene, come si compiacque nel farlo ai tuoi padri, 10perché
ubbidirai alla voce dell'Eterno, il tuo DIO, osservando i suoi
comandamenti e i suoi statuti scritti in questo libro della legge, perché
sarai ritornato all'Eterno, il tuo DIO, con tutto il tuo cuore e con tutta
la tua anima. 11Questo
comandamento che oggi ti prescrivo non è troppo difficile per te, né
troppo lontano da te. 12Non
è in cielo, perché tu dica: "Chi salirà per noi in cielo per
portarcelo e farcelo ascoltare, perché lo mettiamo in pratica?". 13non
è di là dal mare, perché tu dica: "Chi passerà per noi di là dal
mare per portarcelo e farcelo ascoltare, perché lo mettiamo in
pratica?". 14Ma
la parola è molto vicina a te; è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché
tu la metta in pratica. 15Vedi,
io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male; 16perciò
oggi io ti comando di amare l'Eterno, il tuo DIO, di camminare nelle sue
vie, di osservare i suoi comandamenti, i suoi statuti e i suoi decreti,
affinché tu viva e ti moltiplichi; e l'Eterno, il tuo DIO, ti benedirà
nel paese che stai per andare ad occupare. 17Ma
se il tuo cuore si volge altrove, e se tu non ubbidisci e ti lasci
trascinare a prostrarti davanti ad altri dèi e a servirli, 18io
vi dichiaro oggi che certamente perirete, che non prolungherete i vostri
giorni nel paese, che state per entrare ad occupare, attraversando il
Giordano. 19Io
prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra, che io ti ho
posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli
dunque la vita, perché possa vivere, tu e i tuoi discendenti, 20e
possa amare l'Eterno, il tuo DIO, ubbidire alla sua voce e tenerti stretto
a lui, poiché egli è la tua vita e la lunghezza dei tuoi giorni, affinché
tu possa abitare nel paese che l'Eterno giurò di dare ai tuoi padri, ad
Abrahamo, Isacco e Giacobbe».
21Annunziatelo
e presentate le vostre ragioni, sí, si consiglino pure insieme. Chi ha
annunciato questo fin dai tempi antichi e l'ha predetto da lungo tempo?
Non sono forse io, l'Eterno? Non v'è altro DIO fuori di me, un Dio
giusto, un Salvatore; non c'è nessuno fuori di me.
11Ora
Gesú comparve davanti al governatore; e il governatore lo interrogò
dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?». E Gesú gli disse: «Tu lo dici!».
37Al
di sopra del suo capo, posero anche la motivazione scritta della sua
condanna: «COSTUI E' GESU
49Natanaele,
rispondendogli, disse: «Maestro, tu sei il Figlio di Dio tu sei il re
d'Israele». 50Gesú
rispose e gli disse: «Poiché ho detto di averti visto sotto il fico, tu
credi; vedrai cose maggiori di queste». 51Poi
gli disse: «In verità, in verità io vi dico che da ora in poi vedrete
il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio
dell'uomo».
18io
susciterò per loro un profeta come te di mezzo ai loro fratelli e porrò
le mie parole nella sua bocca, ed egli dirà loro tutto ciò che io gli
comanderò. 19E
avverrà che se qualcuno non ascolterà le mie parole che egli dice in mio
nome, io gliene domanderò conto.
12Sottomettetevi
al Figlio, perché non si adiri e non periate per via, perché la sua ira
può accendersi in un momento. Beati tutti coloro che si rifugiano in lui.
15L'Eterno,
il tuo DIO, susciterà per te un profeta come me, in mezzo a te, fra i
tuoi fratelli; a lui darete ascolto, 16in
base a tutto ciò che chiedesti all'Eterno, il tuo DIO, in Horeb, il
giorno dell'assemblea, quando dicesti: "Che io non oda piú la voce
dell'Eterno, il mio DIO, e non veda piú questo gran fuoco, perché non
muoia". 17E
l'Eterno mi disse: "Ciò che hanno detto, va bene; 18io
susciterò per loro un profeta come te di mezzo ai loro fratelli e porrò
le mie parole nella sua bocca, ed egli dirà loro tutto ciò che io gli
comanderò. 19E
avverrà che se qualcuno non ascolterà le mie parole che egli dice in mio
nome, io gliene domanderò conto. 20Ma
il profeta che ha la presunzione di dire in mio nome una cosa che io non
gli ho comandato di dire o che parla in nome di altri dèi, quel profeta
sarà messo a morte". 21E
se tu dici in cuor tuo: "Come faremo a riconoscere la parola che
l'Eterno non ha proferito?". 22Quando
il profeta parla in nome dell'Eterno e la cosa non succede e non si
avvera, quella è una cosa che l'Eterno non ha proferito; l'ha detta il
profeta per presunzione; non aver paura di lui».
22Mosè
stesso infatti disse ai padri: "Il Signore Dio vostro susciterà per
voi un profeta come me in mezzo ai vostri fratelli; ascoltatelo in tutte
le cose che egli vi dirà. 23E
avverrà che chiunque non ascolterà quel profeta, sarà distrutto tra il
popolo. 24E
parimenti tutti i profeti, tutti quelli che hanno parlato da Samuele in
poi; hanno in realtà annunziato questi giorni. 25Voi
siete i figli dei profeti e del patto che Dio stabilí con i nostri padri,
dicendo ad Abrahamo: "E nella tua progenie tutte le nazioni della
terra saranno benedette". 26A
voi per primi Dio, dopo aver risuscitato il suo Figlio Gesú, lo ha
mandato per benedirvi, allontanando ciascuno di voi dalle sue iniquità».
22Chi
è il mendace, se non colui che nega che Gesú è il Cristo? Costui è
l'anticristo, che nega il Padre e il Figlio. 23Chiunque
nega il Figlio, non ha neanche il Padre; chi riconosce il Figlio, ha anche
il Padre.
1Ora,
radunati insieme, o figlia di schiere. Ci hanno cinto d'Assedio; con la
verga percuotono sulla guancia il giudice d'Israele. 2«Ma
tu, o Betlemme Efratah, anche se sei piccola fra le migliaia di Giuda, da
te uscirà per me colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini
sono dai tempi antichi, dai giorni eterni». 3Perciò
egli li abbandonerà fino al tempo in cui colei che deve partorire,
partorirà, allora il resto dei suoi fratelli ritornerà ai figli
d'Israele. 4Egli
rimarrà a pascere il suo gregge nella forza dell'Eterno, nella maestà
del nome dell'Eterno, il suo DIO. Ed essi dimoreranno al sicuro, perché
allora egli sarà grande fino alle estremità della terra. 5Ed
egli stesso sarà la pace. Quando l'Assiro verrà nel nostro paese e
metterà il piede nei nostri palazzi, noi faremo sorgere contro di lui
sette pastori e otto principi fra gli uomini comuni. 6Essi
devasteranno il paese dell'Assiria con la spada e la terra di Nimrod alle
sue porte; cosí egli ci libererà dall'Assiro se verrà nel nostro paese
e metterà piede nei nostri confini. 7Il
resto di Giacobbe, in mezzo a molti popoli, sarà come una rugiada mandata
dall'Eterno, come una fitta pioggia sull'erba, che non aspetta l'uomo e
non spera nulla dai figli degli uomini. 8Il
resto di Giacobbe sarà fra le nazioni, in mezzo a molti popoli, come un
leone tra le bestie della foresta, come un leoncello fra greggi di pecore,
il quale, se passa in mezzo, calpesta e sbrana, senza che alcuno possa
liberare. 9La
tua mano si alzerà contro i tuoi avversari e tutti i tuoi nemici saranno
sterminati.
19Il
resto degli alberi della sua foresta sarà ridotto a un numero cosí
esiguo che persino un bambino potrebbe farne il conto. 20In
quel giorno avverrà che il residuo d'Israele e gli scampati della casa di
Giacobbe non si appoggeranno piú su colui che li colpiva, ma si
appoggeranno in verità sull'Eterno, il Santo d'Israele. 21Un
residuo, il residuo di Giacobbe tornerà al Dio potente. 22Poiché,
anche se il tuo popolo, o Israele, fosse come la sabbia del mare solo un
suo residuo tornerà; lo sterminio decretato farà traboccare la
giustizia. 23Infatti
il Signore, l'Eterno degli eserciti, compirà lo sterminio decretato in
mezzo a tutta la terra.
4Costituirò
su di esse pastori che le pascoleranno, e non avranno piú paura né
spavento; non ne mancherà neppure una», dice l'Eterno.
21Stai
attento davanti a lui e ubbidisci alla sua voce; non ribellarti a lui,
perché egli non perdonerà le vostre trasgressioni, poiché il mio nome
è in lui.
4Chi
è salito in cielo e ne è disceso? Chi ha raccolto il vento nelle sue
mani? Chi ha racchiuso le acque nella sua veste? Chi ha stabilito tutti i
confini della terra? Qual è il suo nome e il nome di suo figlio, se lo
sai?
1Poi
vidi l'Agnello che stava in piedi sul monte di Sion, e con lui erano
centoquarantaquattromila persone che avevano il suo nome e il nome di suo
Padre scritto sulle loro fronti.
21Poi
Gesú di nuovo disse loro: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, cosí
io mando voi». 22E,
detto questo, soffiò su di loro e disse «Ricevete lo Spirito Santo. 23A
chi perdonerete i peccati, saranno perdonati, e a chi li riterrete,
saranno ritenuti».
27Io
vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il
mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi.
33Vi
ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me; nel mondo avrete
tribolazione, ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo».
1Giustificati
dunque per fede abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesú Cristo, nostro
Signore,
14Egli
infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due popoli uno e ha
demolito il muro di separazione, 15avendo
abolito nella sua carne l'inimicizia, la legge dei comandamenti fatta di
prescrizioni, per creare in se stesso dei due un solo uomo nuovo, facendo
la pace,
6(09-5)
Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato. Sulle sue
spalle riposerà l'impero, e sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio
potente, Padre eterno. Principe della pace.
17Cosí
dice l'Eterno, il tuo Redentore, il Santo d'Israele: «Io sono l'Eterno,
il tuo DIO, che ti insegna per il tuo bene, che ti guida per la via che
devi seguire. 18Oh,
se tu avessi prestato attenzione ai miei comandamenti! La tua pace sarebbe
come un fiume e la tua giustizia come le onde del mare. 19La
tua discendenza sarebbe come la sabbia e i nati dalle tue viscere
innumerevoli come i suoi granelli, il suo nome non sarebbe cancellato né
distrutto davanti a me». 20Uscite
da Babilonia, fuggite dai Caldei! Con voce di giubilo, annunziatelo,
proclamatelo, diffondetelo fino alle estremità della terra. Dite: «L'Eterno
ha redento il suo servo Giacobbe». 21Essi
non hanno avuto sete, quando li ha condotti attraverso i deserti. Egli ha
fatto scaturire per loro acqua dalla roccia; ha spaccato la roccia e sono
sgorgate le acque. 22«Non
c'è pace per gli empi», dice l'Eterno.
1«Salmo
di Salomone.» O DIO, dai tuoi giudizi al re e la tua giustizia al figlio
del re, 2ed
egli giudicherà il tuo popolo con giustizia e i tuoi afflitti con
rettitudine. 3I
monti porteranno pace al popolo e i colli giustizia. 4Egli
farà giustizia agli afflitti del popolo, salverà i figli del bisognoso e
schiaccerà l'oppressore. 5Essi
ti temeranno finché dureranno il sole e la luna, per tutte le
generazioni. 6Egli
scenderà come pioggia sull'erba falciata, come un acquazzone che annaffia
la terra. 7Nei
suoi giorni il giusto fiorirà e vi sarà abbondanza di pace finché non
vi sia piú luna. 8Egli
regnerà da un mare all'altro e dal fiume fino alle estremità della
terra. 9Gli
abitanti del deserto s'inchineranno davanti a lui, e i suoi nemici
leccheranno la polvere. 10I
re di Tarshish e delle isole gli pagheranno il tributo, i re di Sceba e di
Saba gli offriranno doni. 11Sí,
tutti i re lo adoreranno e tutte le nazioni lo serviranno
10Fate
pure dei piani, ma saranno sventati. Proferite una parola, ma non si
realizzerà, perché Dio è con noi»
6Perciò
il mio popolo conoscerà il mio nome, perciò comprenderà in quel giorno
che sono io che ho parlato: "Eccomi!".
23«Ecco,
la vergine sarà incinta e partorirà un figlio, il quale sarà chiamato
Emmanuele che, interpretato, vuol dire: "Dio con noi".
1Io
dico la verità in Cristo, non mento, perché me lo attesta la mia
coscienza nello Spirito Santo; 2ho
grande tristezza e continuo dolore nel mio cuore. 3Infatti
desidererei essere io stesso anatema e separato da Cristo per i miei
fratelli, miei parenti secondo la carne, 4che
sono Israeliti, dei quali sono l'adozione, la gloria, i patti, la
promulgazione della legge, il servizio divino e le promesse; 5dei
quali sono i padri e dai quali proviene secondo la carne il Cristo che è
sopra tutte le cose Dio, benedetto in eterno. Amen.
21Ed
ella partorirà un figlio e tu gli porrai nome Gesú, perché egli salverà
il suo popolo dai loro peccati».
7Difficilmente
infatti qualcuno muore per un giusto; forse qualcuno ardirebbe morire per
un uomo dabbene. 8Ma
Dio manifesta il suo amore verso di noi in questo che, mentre eravamo
ancora peccatori, Cristo è morto per noi. 9Molto
piú dunque, essendo ora giustificati nel suo sangue, saremo salvati
dall'ira per mezzo di lui. 10Infatti,
se mentre eravamo nemici siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della
morte del suo Figlio, molto piú ora, che siamo stati riconciliati, saremo
salvati mediante la sua vita. 11E
non solo, ma anche ci vantiamo in Dio per mezzo del Signor nostro Gesú
Cristo, tramite il quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione. 12Perciò,
come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e per mezzo
del peccato la morte, cosí la morte si è estesa a tutti gli uomini,
perché tutti hanno peccato; 13perché,
fino a che fu promulgata la legge, il peccato era nel mondo; ora il
peccato non è imputato se non vi è legge; 14ma
la morte regnò da Adamo fino a Mosé anche su quelli che non avevano
peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo, che è figura di
colui che doveva venire. 15La
grazia però non è come la trasgressione; se infatti per la trasgressione
di uno solo quei molti sono morti, molto piú la grazia di Dio e il dono
per la grazia di un uomo, Gesú Cristo, hanno abbondato verso molti altri.
16Riguardo
al dono, non è avvenuto come per quell'uno che ha peccato, perché il
giudizio produsse la condanna da una sola trasgressione, ma la grazia
produsse la giustificazione da molte trasgressioni. 17Infatti,
se per la trasgressione di quell'uno solo la morte ha regnato a causa di
quell'uno, molto di piú coloro che ricevono l'abbondanza della grazia e
del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo di quell'uno, che
è Gesú Cristo. 18Per
cui, come per una sola trasgressione la condanna si è estesa a tutti gli
uomini, cosí pure con un solo atto di giustizia la grazia si è estesa a
tutti gli uomini in giustificazione di vita. 19Infatti,
come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati costituiti
peccatori, cosí ancora per l'ubbidienza di uno solo i molti saranno
costituiti giusti. 20Or
la legge intervenne affinché la trasgressione abbondasse; ma dove il
peccato è abbondato, la grazia è sovrabbondata, 21affinché
come il peccato ha regnato nella morte, cosí anche la grazia regni per la
giustizia a vita eterna per mezzo di Gesú Cristo, nostro Signore.
9poiché
in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità.
16E,
senza alcun dubbio, grande è il mistero della pietà: Dio è stato
manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli
angeli, è stato predicato tra i gentili, è stato creduto nel mondo, è
stato elevato in gloria.
25Avendolo
trovato di là dal mare, gli dissero: «Maestro, quando sei venuto qui?».
26Gesú
rispose loro e disse: «In verità, in verità vi dico che voi mi cercate
non perché avete visto segni, ma perché avete mangiato dei pani e siete
stati saziati. 27Adoperatevi
non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna, che
il Figlio dell'uomo vi darà, perché su di lui il Padre, cioè Dio, ha
posto il suo sigillo». 28Gli
chiesero allora: «Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?».
29Gesú
rispose e disse loro: «Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui
che egli ha mandato». 30Allora
essi gli dissero: «Quale segno fai tu dunque, affinché lo vediamo e ti
crediamo? Che opera compi? 31I
nostri padri mangiarono la manna nel deserto, come è scritto: "Egli
diede loro da mangiare del pane venuto dal cielo"». 32Allora
Gesú disse loro: «In verità, in verità vi dico che non Mosé vi ha
dato il pane che viene dal cielo, ma il Padre mio vi dà il vero pane che
viene dal cielo. 33Perché
il pane di Dio è quello che discende dal cielo e dà vita al mondo». 34Essi
allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». 35E
Gesú disse loro: «Io sono il pane della vita chi viene a me non avrà
mai piú fame e chi crede in me non avrà mai piú sete 36Ma
io ve l'ho detto: voi mi avete visto, ma non credete. 37Tutto
quello che il Padre mi dà verrà a me; e colui che viene a me, io non lo
caccerò fuori, 38perché
io sono disceso dal cielo, non per fare la mia volontà, ma la volontà di
colui che mi ha mandato. 39E'
questa la volontà del Padre che mi ha mandato: che io non perda niente di
tutto quello che egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno. 40Questa
infatti è la volontà di colui che mi ha mandato: che chiunque viene alla
conoscenza del Figlio e crede in lui, abbia vita eterna, e io lo
risusciterò nell'ultimo giorno». 41I
Giudei dunque mormoravano di lui, perché aveva detto: «Io sono il pane
che è disceso dal cielo», 42e
dicevano: «Non è costui Gesú, il figlio di Giuseppe, di cui conosciamo
il padre e la madre? Come può egli dire: Io sono disceso dal cielo"?».
43Allora
Gesú rispose e disse loro: «Non mormorate fra di voi. 44Nessuno
può venire a me, se il Padre che mi ha mandato non lo attira, e io lo
risusciterò nell'ultimo giorno. 45Sta
scritto nei profeti: "E tutti saranno ammaestrati da Dio". Ogni
uomo dunque che ha udito e imparato dal Padre, viene a me. 46Non
che alcuno abbia visto il Padre, se non colui che è da Dio, questi ha
visto il Padre. 47In
verità, in verità vi dico: Chi crede in me ha vita eterna. 48Io
sono il pane della vita. 49I
vostri padri mangiarono la manna nel deserto e morirono. 50Questo
è il pane che discende dal cielo affinché uno ne mangi e non muoia, 51Io
sono il pane vivente che è disceso dal Cielo; se uno mangia di questo
pane vivrà in eterno; or il pane che darò è la mia carne, che darò per
la vita del mondo». 52Allora
i Giudei si misero a discutere tra di loro, dicendo: «Come può costui
darci da mangiare la sua carne?». 53Perciò
Gesú disse loro: «In verità, in verità vi dico che se non mangiate la
carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete la vita
in voi. 54Chi
mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha vita eterna, e io lo
risusciterò nell'ultimo giorno. 55Poiché
la mia carne è veramente cibo e il mio sangue è veramente bevanda. 56Chi
mangia la mia carne e beve il mio sangue, dimora in me ed io in lui. 57Come
il Padre vivente mi ha mandato ed io vivo a motivo del Padre, cosí chi si
ciba di me vivrà anch'egli a motivo di me. 58Questo
è il pane che è disceso dal cielo; non è come la manna che mangiarono i
vostri padri e morirono; chi si ciba di questo pane vivrà in eterno». 59Queste
cose disse nella sinagoga, insegnando a Capernaum. 60Udito
questo, molti dei suoi discepoli dissero: «Questo parlare è duro, chi lo
può capire?». 61Ma
Gesú, conoscendo in se stesso che i suoi discepoli mormoravano di questo,
disse loro: «Questo vi scandalizza? 62Che
sarebbe dunque se doveste vedere il Figlio dell'uomo salire dove era
prima? 63E
lo Spirito che vivifica, la carne non giova a nulla; le parole che vi dico
sono spirito e vita. 64Ma
vi sono alcuni tra voi che non credono», Gesú infatti sapeva fin dal
principio chi erano coloro che non credevano, e chi era colui che lo
avrebbe tradito; 65e
diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me se non gli
è dato dal Padre mio». 66Da
quel momento molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano
più con lui 67Allora
Gesú disse ai dodici: «Volete andarvene anche voi?». 68E
Simon Pietro gli rispose: «Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai parole
di vita eterna. 69E
noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Cristo, il Figlio
del Dio vivente».
16E
Simon Pietro, rispondendo, disse: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio
vivente». 17E
Gesú, rispondendo, gli disse: «Tu sei beato, o Simone, figlio di Giona,
perché né la carne né il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre
mio che è nei cieli.
29Ed
egli disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». E Pietro, rispondendo,
gli disse: «Tu sei il Cristo». 30Allora
egli intimò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
20Ed
egli disse loro: «E voi chi dite che io sia?». Pietro allora,
rispondendo, disse: «Il Cristo di Dio». 21Allora
egli ingiunse loro severamente e comandò di non dirlo ad alcuno
26Farò
mangiare ai tuoi oppressori la loro stessa carne, e si inebrieranno col
loro stesso sangue come col mosto. Allora ogni carne riconoscerà che io,
l'Eterno, sono il tuo Salvatore, il tuo Redentore, il Potente di Giacobbe».
8Cosí
dice l'Eterno: «Nel tempo della grazia io ti ho esaudito e nel giorno
della salvezza ti ho aiutato, ti preserverò e ti farò l'alleanza del
popolo, per far risorgere il paese, per rimetterli in possesso delle
eredità devastate,
2perché
egli dice: «Io ti ho esaudito nel tempo accettevole e ti ho soccorso nel
giorno della salvezza». Ecco ora il tempo accettevole, ecco ora il giorno
della salvezza.
6Egli
dice: «E' troppo poco che tu sia mio servo per rialzare le tribú di
Giacobbe e per ricondurre gli scampati d'Israele. Ti ho stabilito come la
luce delle nazioni, perché tu sia la mia salvezza fino alle estremità
della terra».
32luce
per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele».
5Mosé
infatti descrive cosí la giustizia che proviene dalla legge: «L'uomo che
fa quelle cose, vivrà per esse». 6Ma
la giustizia che proviene dalla fede dice cosí: «Non dire in cuor tuo:
Chi salirà in Cielo?». Questo significa farne discendere Cristo. 7Ovvero:
«Chi scenderà nell'abisso?». Questo significa far risalire Cristo dai
morti. 8Ma
che dice essa? «La parola è presso di te, nella tua bocca e nel tuo
cuore». Questa è la parola della fede, che noi predichiamo; 9poiché
se confessi con la tua bocca il Signore Gesú, e credi nel tuo cuore che
Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato.
4perché
il fine della legge è Cristo, per la giustificazione di ognuno che crede.
11perché
la Scrittura dice: «Chiunque crede in lui non sarà svergognato». 12Poiché
non c'è distinzione fra il Giudeo e il Greco, perché uno stesso è il
Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano.
19Infatti,
quando tutti i comandamenti secondo la legge furono proclamati da Mosè a
tutto il popolo, egli, preso il sangue dei vitelli e dei capri, con acqua,
lana scarlatta e issopo, asperse il libro stesso e tutto il popolo, 20dicendo
«Questo è il sangue del patto che Dio ha ordinato per voi». 21Parimenti
con quel sangue egli asperse pure il tabernacolo e tutti gli arredi del
servizio divino. 22E,
secondo la legge, quasi tutte le cose sono purificate col sangue; e senza
spargimento di sangue non c'è perdono dei peccati.
5Mandò
quindi dei giovani tra i figli d'Israele a offrire olocausti e a immolare
torelli come sacrifici di ringraziamento all'Eterno. 6E
Mosè prese la metà del sangue e lo mise in catini; e l'altra metà del
sangue la sparse sull'altare. 7poi
prese il libro del patto e lo lesse al popolo il quale disse: «Noi faremo
tutto ciò che l'Eterno ha detto, e ubbidiremo». 8Mosè
prese quindi il sangue, ne asperse il popolo e disse: «Ecco il sangue del
patto che l'Eterno ha fatto con voi secondo tutte queste parole».
1L'Eterno
parlò ancora a Mosè, dicendo: 2«Questa
è la legge relativa al lebbroso per il giorno della sua purificazione.
Egli sarà portato dal sacerdote. 3Il
sacerdote uscirà dal campo e lo esaminerà e se la piaga della lebbra è
guarita nel lebbroso, 4Il
sacerdote ordinerà di prendere per colui che dev'essere purificato due
uccelli vivi e puri, del legno di cedro, dello scarlatto e dell'issopo. 5Il
sacerdote ordinerà che si sgozzi uno degli uccelli in un vaso d'argilla
su acqua corrente. 6Poi
prenderà l'uccello vivo il legno di cedro, lo scarlatto e l'issopo e li
immergerà, con l'uccello vivo nel sangue dell'uccello sgozzato sull'acqua
corrente. 7Lo
spruzzerà quindi sette volte su colui che deve essere purificato dalla
lebbra; lo dichiarerà puro e lascerà andar libero per i campi l'uccello
vivo. 8Colui
che deve essere purificato laverà le sue vesti, raderà tutti i suoi peli
si laverà nell'acqua e sarà puro. Dopo questo potrà entrare nel campo
ma resterà sette giorni fuori della sua tenda. 9Il
settimo giorno raderà tutti i peli del suo capo, della sua barba e delle
sue ciglia; raderà insomma tutti i suoi peli. Laverà le sue vesti e
laverà il suo corpo nell'acqua e sarà puro. 10L'ottavo
giorno prenderà due agnelli senza difetto, un'agnella di un anno senza
difetto, tre decimi i efa di fior di farina, mescolata con olio, come
un'offerta di cibo, e un log d'olio; 11e
il sacerdote che compie la purificazione presenterà colui che deve essere
purificato e tutte queste cose davanti all'Eterno, all'ingresso della
tenda di convegno. 12Poi
il sacerdote prenderà un agnello e lo offrirà come sacrificio di
riparazione, con il log d'olio, e li agiterà come offerta agitata davanti
all'Eterno. 13Scannerà
quindi l'agnello nel luogo dove si scannano i sacrifici per il peccato e
gli olocausti, nel luogo santo, poiché come il sacrificio di riparazione
appartiene al sacerdote, così è il sacrificio per il peccato; è cosa
santissima. 14Il
sacerdote prenderà un po' di sangue del sacrificio di riparazione e il
sacerdote lo metterà sull'estremità dell'orecchio destro di colui che
deve essere purificato, sul pollice della sua mano destra e sul dito
grosso del suo piede destro. 15Poi
il sacerdote prenderà un po' di olio dal log e lo verserà nella palma
della sua mano sinistra; 16quindi
il sacerdote intingerà il dito della sua mano destra nell'olio che ha
nella sua mano sinistra e col dito spruzzerà sette volte un po' d'olio
davanti all'Eterno. 17del
resto dell'olio che ha in mano, il sacerdote ne metterà un po'
sull'estremità dell'orecchio destro di colui che deve essere purificato
sul pollice della sua mano destra e sul dito grosso del suo piede destro
sul posto ove ha messo il sangue del sacrificio di riparazione.
12Prenderai
quindi del sangue del torello e lo metterai col tuo dito sui corni
dell'altare, e verserai tutto il resto del sangue ai piedi dell'altare.
14Poi
prenderà del sangue del torello e lo spruzzerà col suo dito sul
propiziatorio dal lato est; spruzzerà pure un po' di sangue col suo dito
davanti al propiziatorio sette volte.
12entrò
una volta per sempre nel santuario, non con sangue di capri e di vitelli,
ma col proprio sangue, avendo acquistato una redenzione eterna. 13Infatti,
se il sangue dei tori e dei capri e la cenere di una giovenca aspersi
sopra i contaminati li santifica, purificandoli nella carne, 14quanto
piú il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno offerse se stesso
puro di ogni colpa a Dio, purificherà la vostra coscienza dalle opere
morte per servire il Dio vivente!
12Perciò
gli darò la sua parte fra i grandi, ed egli dividerà il bottino con i
potenti, perché ha versato la sua vita fino a morire ed è stato
annoverato fra i malfattori; egli ha portato il peccato di molti e ha
interceduto per i trasgressori.
3Benedetto
sia Dio, Padre del Signor nostro Gesú Cristo, che ci ha benedetti con
ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo, 4allorché
in lui ci ha eletti prima della fondazione del mondo, affinché fossimo
santi e irreprensibili davanti a lui nell'amore, 5avendoci
predestinati ad essere adottati come suoi figli per mezzo di Gesú Cristo
secondo il beneplacito della sua volontà, 6a
lode della gloria della sua grazia mediante la quale egli ci ha
grandemente favoriti nell'amato suo Figlio, 7in
cui abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue, il perdono dei peccati
secondo le ricchezze della sua grazia, 8che
egli ha fatto abbondare verso di noi con ogni sapienza e intelligenza, 9facendoci
conoscere il mistero della sua volontà secondo il suo beneplacito che
egli aveva determinato in se stesso, 10per
raccogliere nella dispensazione del compimento dei tempi sotto un sol
capo, in Cristo, tutte le cose, tanto quelle che sono nei cieli come
quelle che sono sulla terra. 11In
lui siamo anche stati scelti per un'eredità, essendo predestinati secondo
il proponimento di colui che opera tutte le cose secondo il consiglio
della sua volontà, 12affinché
fossimo a lode della sua gloria, noi che prima abbiamo sperato in Cristo. 13In
lui anche voi, dopo aver udita la parola della verità, l'evangelo della
vostra salvezza, e aver creduto, siete stati sigillati con lo Spirito
Santo della promessa; 14il
quale è la garanzia della nostra eredità, in vista della piena
redenzione dell'acquistata proprietà a lode della sua gloria.
11Perciò
ricordatevi che un tempo voi gentili di nascita, chiamati incirconcisi da
quelli che si dicono circoncisi, perché tali sono stati fatti nella carne
per mano d'uomo, 12eravate
in quel tempo senza Cristo, estranei dalla cittadinanza d'Israele e
estranei ai patti della promessa, non avendo speranza ed essendo senza Dio
nel mondo. 13Ma
ora, in Cristo Gesú, voi che un tempo eravate lontani, siete stati
avvicinati per mezzo del sangue di Cristo. 14Egli
infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due popoli uno e ha
demolito il muro di separazione, 15avendo
abolito nella sua carne l'inimicizia, la legge dei comandamenti fatta di
prescrizioni, per creare in se stesso dei due un solo uomo nuovo, facendo
la pace, 16e
per riconciliare a ambedue con Dio in un sol corpo per mezzo della croce,
avendo ucciso l'inimicizia in se stesso. 17Ed
egli venne per annunziare la pace a voi che eravate lontani e a quelli che
erano vicini, 18poiché
per mezzo di lui abbiamo entrambi accesso al Padre in uno stesso Spirito. 19Voi
dunque non siete piú forestieri né ospiti, ma concittadini dei santi e
membri della famiglia di Dio, 20edificati
sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Gesú Cristo stesso
la pietra angolare, 21su
cui tutto l'edificio ben collegato cresce per essere un tempio santo nel
Signore, 22nel
quale anche voi siete insieme edificati per essere una dimora di Dio nello
Spirito.
1Per
questa ragione io, Paolo, sono il prigioniero di Cristo Gesú per voi
gentili, 2se
pure avete sentito della dispensazione della grazia di Dio, che mi è
stata affidata per voi; 3come
per rivelazione egli mi ha fatto conoscere il mistero, di cui prima ne
scrissi in breve. 4Nel
leggere questo, voi potete capire quale sia la mia intelligenza del
mistero di Cristo, 5che
non fu fatto conoscere nelle altre età ai figli degli uomini, come ora è
stato rivelato ai santi apostoli e ai suoi profeti per mezzo dello
Spirito, 6affinche
i gentili siano coeredi dello stesso corpo e partecipi della sua promessa
in Cristo mediante l'evangelo, 7di
cui sono stato fatto ministro, secondo il dono della grazia di Dio che mi
è stata data in virtú della sua potenza. 8A
me, il minimo di tutti i santi, è stata data questa grazia di annunziare
fra i gentili le imperscrutabili ricchezze di Cristo, 9e
di manifestare a tutti la partecipazione del mistero che dalle piú
antiche età è stato nascosto in Dio, il quale ha creato tutte le cose
per mezzo di Gesù Cristo; 10affinché,
per mezzo della chiesa, nel tempo presente sia manifestata ai principati e
alle potestà, nei luoghi celesti, la multiforme sapienza di Dio, 11secondo
il proponimento eterno che egli attuò in Cristo Gesú, nostro Signore,
12rendendo
grazie a Dio e Padre, che ci ha fatti degni di partecipare alla sorte dei
santi nella luce. 13Poiché
egli ci ha riscossi dalla potestà delle tenebre e ci ha trasportati nel
regno del suo amato Figlio 14in
cui abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue e il perdono dei
peccati. 15Egli
è l'immagine dell'invisibile Dio, il primogenito di ogni creatura, 16poiché
in lui sono state create tutte le cose, quelle che sono nei cieli e quelle
che sono sulla terra, le cose visibili e quelle invisibili: troni,
signorie, principati e potestà; tutte le cose sono state create per mezzo
di lui e in vista di lui, 17Egli
è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui. 18Egli
stesso è il capo del corpo, cioè della chiesa; egli è il principio, il
primogenito dai morti, affinché abbia il primato in ogni cosa, 19perchè
è piaciuto al Padre di far abitare in lui tutta la pienezza, 20e,
avendo fatta la pace per mezzo del sangue della sua croce, di riconciliare
a sè, per mezzo di lui, tutte le cose, tanto quelle che sono sulla terra
come quelle che sono nei cieli. 21E
voi stessi, che un tempo eravate estranei e nemici nella mente con le
vostre opere malvagie, 22ora
vi ha riconciliati nel corpo della sua carne, mediante la morte, per farvi
comparire davanti a sé santi, irreprensibili e senza colpa, 23se
pure perseverate nella fede, essendo fondati e fermi senza essere smossi
dalla speranza dell'evangelo che voi avete udito e che è stato predicato
ad ogni creatura che è sotto il cielo e di cui io Paolo, sono divenuto
ministro.
1Voglio
infatti che sappiate quanto grande sia il combattimento che sostengo per
voi, per quelli che sono a Laodicea e per tutti quelli che non hanno visto
la mia faccia di persona, 2affinché
i loro cuori siano consolati, essendo essi uniti insieme nell'amore, ed
ottengano tutte le ricchezze della piena certezza d'intelligenza per la
conoscenza del mistero di Dio e Padre e di Cristo, 3in
cui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza. 4Or
questo dico, affinché nessuno vi inganni con parole convincenti, 5perché,
quantunque sia assente da voi col corpo, pure sono con voi con lo spirito
e mi rallegro vedendo il vostro ordine e la fermezza della vostra fede in
Cristo. 6Come
dunque avete ricevuto Cristo Gesú, il Signore, cosí camminate in lui 7essendo
radicati ed edificati in lui, e confermati nella fede come vi è stato
insegnato, abbondando in essa con ringraziamento. 8Guardate
che nessuno vi faccia sua preda con la filosofia e con vano inganno,
secondo la tradizione degli uomini, secondo gli elementi del mondo e non
secondo Cristo, 9poiché
in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità. 10E
voi avete ricevuto la pienezza in lui, essendo egli il capo di ogni
principato e potestà, 11nel
quale siete anche stati circoncisi di una circoncisione, fatta senza mano
d'uomo, ma della circoncisione di Cristo, mediante lo spogliamento del
corpo dei peccati della carne: 12essendo
stati sepolti con lui nel battesimo, in lui siete anche stati insieme
risuscitati, mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato
dai morti. 13E
con lui Dio ha vivificato voi, che eravate morti nei peccati e
nell'incirconcisione della carne, perdonandovi tutti i peccati. 14Egli
ha annientato il documento fatto di ordinamenti, che era contro di noi e
che ci era nemico, e l'ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce; 15avendo
quindi spogliato le potestà e i principati, ne ha fatto un pubblico
spettacolo, trionfando su di loro in lui. 16Nessuno
dunque vi giudichi per cibi o bevande, o rispetto a feste, a noviluni o ai
sabati; 17queste
cose sono ombra di quelle che devono venire; ma il corpo è di Cristo. 18Nessuno
vi derubi del premio con un pretesto di umiltà e di culto degli angeli,
fondandosi su cose che non ha visto, essendo temerariamente gonfio a
motivo della sua mente carnale 19e
non attenendosi al capo, da cui tutto il corpo, ben nutrito e tenuto
insieme mediante le giunture e le articolazioni cresce con l'accrescimento
che viene da Dio.
6Or
noi parliamo di sapienza fra gli uomini maturi, ma di una sapienza che non
è di questa età né dei dominatori di questa età che sono ridotti al
nulla, 7ma
parliamo della sapienza di Dio nascosta nel mistero, che Dio ha
preordinato prima delle età per la nostra gloria, 8che
nessuno dei dominatori di questa età ha conosciuta; perché, se
l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. 9Ma
come sta scritto: «Le cose che occhio non ha visto e che orecchio non ha
udito e che non sono salite in cuor d'uomo, sono quelle che Dio ha
preparato per quelli che lo amano». 10Dio
però le ha rivelate a noi per mezzo del suo Spirito, perché lo Spirito
investiga ogni cosa, anche le profondità di Dio. 11Chi
tra gli uomini, infatti conosce le cose dell'uomo, se non lo spirito
dell'uomo che è in lui? Cosí pure nessuno conosce le cose di Dio, se non
lo Spirito di Dio. 12Ora
noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da
Dio, affinché conosciamo le cose che ci sono state donate da Dio. 13Di
queste anche parliamo, non con parole insegnate dalla sapienza umana ma
insegnate dallo Spirito Santo, esprimendo cose spirituali con parole
spirituali.
5Vi
è infatti un solo Dio, ed anche un solo mediatore tra Dio e gli uomini:
Cristo Gesú uomo, 6il
quale ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti, secondo la
testimonianza resa nei tempi stabiliti,
6Tu
non prendi piacere né in sacrificio né in offerta; mi hai forato le
orecchie. Tu non hai chiesto né olocausto né sacrificio per il peccato. 7Allora
ho detto: «Ecco io vengo, Nel rotolo del libro sta scritto di me. 8DIO
mio, io prendo piacere nel fare la tua volontà, e la tua legge è dentro
il mio cuore».
5Perciò,
entrando nel mondo, egli dice: «Tu non hai voluto né sacrificio né
offerta, ma mi hai preparato un corpo; 6tu
non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. 7Allora
io ho detto: Ecco, io vengo nel rotolo del libro è scritto di me; io
vengo per fare, o Dio, la tua volontà.
15E
ce ne rende testimonianza anche lo Spirito Santo; infatti dopo aver detto:
16«Questo
è il patto, che farò con loro dopo quei giorni, dice il Signore, io
metterò le mie leggi nei loro cuori e le scriverò nelle loro menti», 17aggiunge:
«E non mi ricorderò piú dei loro peccati e delle loro iniquità».
34Non
insegneranno piú ciascuno il proprio vicino né ciascuno il proprio
fratello, dicendo: Conoscete l'Eterno! perché tutti mi conosceranno, dal
piú piccolo al piú grande», dice l'Eterno. «Poiché io perdonerò la
loro iniquità e non mi ricorderò più del loro peccato».
18Ora,
dove c'è il perdono di queste cose, non c'è piú offerta per il peccato.
19Avendo
dunque, fratelli, libertà di entrare nel santuario, in virtú del sangue
di Gesú, 20che
è la via recente e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il
velo, cioè la sua carne, 21e
avendo un sommo sacerdote sopra la casa di Dio, 22accostiamoci
con cuore sincero, in piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi per
purificarli da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. 23Riteniamo
ferma la confessione della nostra speranza, perché è fedele colui che ha
fatto le promesse.
Ebrei
7:1
1Infatti questo Melchisedek, re di Salem e sacerdote del Dio Altissimo andò incontro ad Abrahamo, mentre ritornava dalla sconfitta dei re e lo benedisse;
17Quando
lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli mise la sua mano destra
su di me, dicendomi: «Non temere! Io sono il primo e l'ultimo, 18e
il vivente; io fui morto, ma ecco sono vivente per i secoli dei secoli
amen; e ho le chiavi della morte e dell'Ades.
8«E
all'angelo della chiesa in Smirne scrivi: queste cose dice il primo e
l'ultimo, che morí e tornò in vita.
13Io
sono l'Alfa e l'Omega, il principio e la fine, il primo e l'ultimo».
8Gesú
Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno.
6Cosí
dice l'Eterno, il re d'Israele e suo Redentore, l'Eterno degli eserciti:
«Io sono il primo e sono l'ultimo, e all'infuori di me non c'è DIO.
12«Ascoltami,
o Giacobbe, e Israele, che io ho chiamato. Io sono colui che è; io sono
il primo e sono pure l'ultimo.
Ebrei
7:1-10
1Infatti
questo Melchisedek, re di Salem e sacerdote del Dio Altissimo andò
incontro ad Abrahamo, mentre ritornava dalla sconfitta dei re e lo
benedisse; 2a
lui Abrahamo diede anche la decima di ogni cosa. Il suo nome significa
innanzitutto "re di giustizia" e poi anche "re di
Salem" cioè "re di pace". 3Senza
padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni né fine
di vita, ma fatto simile al Figlio di Dio egli rimane sacerdote in eterno.
4Considerate
pertanto quanto fosse grande costui, al quale il patriarca Abrahamo diede
la decima del bottino. 5Ora
quelli dei figli di Levi, che conseguono il sacerdozio, hanno per legge il
mandato di riscuotere la decima dal popolo cioè dai loro fratelli, benché
essi pure siano usciti dai lombi di Abrahamo; 6costui
invece, Melchisedek, pur non derivando la sua discendenza da loro,
ricevette la decima da Abrahamo e benedisse colui che aveva le promesse. 7Ora,
senza alcuna contraddizione l'inferiore è benedetto dal superiore. 8Inoltre
quelli che qui ricevono le decime sono uomini mortali, là invece le
riceve colui di cui è testimoniato che vive. 9E
per cosí dire, lo stesso Levi, che riceve le decime, fu sottoposto alla
decima in Abrahamo; 10egli infatti si trovava ancora nei lombi del padre, quando Melchisedek gli andò incontro.
2«Ma
tu, o Betlemme Efratah, anche se sei piccola fra le migliaia di Giuda, da
te uscirà per me colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini
sono dai tempi antichi, dai giorni eterni».
1Infatti
questo Melchisedek, re di Salem e sacerdote del Dio Altissimo andò
incontro ad Abrahamo, mentre ritornava dalla sconfitta dei re e lo
benedisse; 2a
lui Abrahamo diede anche la decima di ogni cosa. Il suo nome significa
innanzitutto "re di giustizia" e poi anche "re di
Salem" cioè "re di pace". 3Senza
padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni né fine
di vita, ma fatto simile al Figlio di Dio egli rimane sacerdote in eterno.
4Considerate
pertanto quanto fosse grande costui, al quale il patriarca Abrahamo diede
la decima del bottino. 5Ora
quelli dei figli di Levi, che conseguono il sacerdozio, hanno per legge il
mandato di riscuotere la decima dal popolo cioè dai loro fratelli, benché
essi pure siano usciti dai lombi di Abrahamo; 6costui
invece, Melchisedek, pur non derivando la sua discendenza da loro,
ricevette la decima da Abrahamo e benedisse colui che aveva le promesse. 7Ora,
senza alcuna contraddizione l'inferiore è benedetto dal superiore. 8Inoltre
quelli che qui ricevono le decime sono uomini mortali, là invece le
riceve colui di cui è testimoniato che vive. 9E
per cosí dire, lo stesso Levi, che riceve le decime, fu sottoposto alla
decima in Abrahamo; 10egli
infatti si trovava ancora nei lombi del padre, quando Melchisedek gli andò
incontro. 11Se
dunque ci fosse stata la perfezione mediante il sacerdozio levitico (perché
sotto quello fu data la legge al popolo), che bisogno c'era che sorgesse
un altro sacerdote secondo l'ordine di Melchisedek, e non designato invece
secondo l'ordine di Aaronne? 12Infatti,
se viene cambiato il sacerdozio, avviene necessariamente anche un
cambiamento di legge. 13Ora
colui del quale si dicono queste cose appartiene ad un'altra tribú, di
cui nessuno ha mai servito all'altare; 14è
noto infatti che il nostro Signore è uscito da Giuda, in riferimento a
cui Mosé non disse nulla riguardo al sacerdozio. 15E
la cosa è ancora piú evidente, se sorge un altro sacerdote a somiglianza
di Melchisedek 16che
non è diventato tale per una legge di prescrizioni carnali, ma per la
potenza di una vita indissolubile. 17Infatti
la Scrittura afferma: «Tu sei sacerdote in eterno, secondo l'ordine di
Melchisedek». 18Si
ha cosí l'annullamento del comandamento precedente, a motivo della sua
debolezza e inutilità, 19la
legge infatti non ha portato nulla a compimento, è l'introduzione di una
migliore speranza, mediante la quale ci accostiamo a Dio. 20Inoltre
ciò non è avvenuto senza giuramento. Quelli infatti diventavano
sacerdoti senza giuramento, 21(ma
costui con giuramento da parte di colui che gli ha detto: «Il Signore ha
giurato e non si pentirà: Tu sei sacerdote in eterno, secondo l'ordine di
Melchisedek»). 22Per
questo Gesú è diventato garante di un patto molto migliore. 23Inoltre
quelli erano fatti sacerdoti in gran numero, perché la morte impediva
loro di durare, 24ma
costui, perché dimora in eterno, ha un sacerdozio che non passa ad alcun
altro, 25per
cui egli può anche salvare appieno coloro che per mezzo suo si accostano
a Dio, vivendo egli sempre per intercedere per loro. 26A
noi infatti occorreva un tale sommo sacerdote, che fosse santo, innocente,
immacolato, separato dai peccatori ed elevato al di sopra dei cieli, 27che
non ha bisogno ogni giorno, come quei sommi sacerdoti, di offrire
sacrifici prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo, poiché
egli ha fatto questo una volta per tutte, quando offerse se stesso. 28La
legge infatti costituisce come sommi sacerdoti uomini soggetti a
debolezza, ma la parola del giuramento, che viene dopo la legge,
costituisce il Figlio reso perfetto in eterno.
1Ora
il punto essenziale delle cose che stiamo dicendo è questo: noi abbiamo
un sommo sacerdote cosí grande, che si è posto a sedere alla destra del
trono della Maestà nei cieli, 2ministro
del santuario e del vero tabernacolo, che ha eretto il Signore e non un
uomo. 3Infatti
ogni sommo sacerdote è costituito per offrire doni e sacrifici; per cui
è necessario che anche costui abbia qualche cosa da offrire. 4Ora,
se egli fosse sulla terra, non sarebbe neppure sacerdote, perché vi sono
già i sacerdoti che offrono i doni secondo la legge 5i
quali servono di esempio ed ombra delle cose celesti, come fu detto da Dio
a Mosé, quando stava per costruire il tabernacolo: «Guarda», egli
disse, «di fare ogni cosa secondo il modello che ti è stato mostrato sul
monte». 6Ma
ora Cristo ha ottenuto un ministero tanto piú eccellente in quanto egli
è mediatore di un patto migliore, fondato su migliori promesse, 7perché,
se quel primo patto fosse stato senza difetto, non sarebbe stato
necessario stabilirne un altro. 8Dio
infatti, rimproverandoli, dice: «Ecco, vengono i giorni che io concluderò
con la casa d'Israele e con la casa di Giuda un nuovo patto, 9non
come il patto che feci con i loro padri, nel giorno che li presi per mano
per condurli fuori dal paese di Egitto, perché essi non sono rimasti
fedeli al mio patto, ed io li ho rigettati, dice il Signore. 10Questo
dunque sarà il patto che farò con la casa d'Israele dopo quei giorni,
dice il Signore, io porrò le mie leggi nella loro mente e le scriverò
nei loro cuori; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo. 11E
nessuno istruirà piú il suo prossimo e nessuno il proprio fratello,
dicendo: Conosci il Signore! Poiché tutti mi conosceranno, dal piú
piccolo al piú grande di loro, 12perché
io avrò misericordia delle loro iniquità e non mi ricorderò piú dei
loro peccati e dei loro misfatti». 13Dicendo
"un nuovo patto" egli ha reso antico il primo, or quello che
diventa antico ed invecchia, è vicino ad essere annullato.
1Certamente
anche il primo patto ebbe degli ordinamenti per il servizio divino e per
il santuario terreno. 2Infatti
fu costruito un primo tabernacolo in cui vi erano il candelabro la tavola
e i pani della presentazione; esso è chiamato: "Il luogo
santo". 3Dietro
il secondo velo c'era il tabernacolo, detto: "Il luogo
santissimo", 4che
conteneva un turibolo d'oro e l'arca del patto tutta ricoperta d'oro,
nella quale si trovava un vaso d'oro contenente la manna, la verga di
Aaronne che era germogliata e le tavole del patto. 5E
sopra l'arca vi erano i cherubini della gloria che adombravano il
propiziatorio; di queste cose non possiamo parlarne ora dettagliatamente. 6Or
essendo queste cose disposte cosí, i sacerdoti entravano continuamente
nel primo tabernacolo, per compiere il servizio divino; 7ma
nel secondo entrava soltanto il sommo sacerdote una volta all'anno, non
senza sangue, che egli offriva per se stesso, e per i peccati d'ignoranza
del popolo. 8Lo
Spirito Santo voleva cosí dimostrare che la via del santuario non era
ancora resa manifesta, mentre sussisteva ancora il primo tabernacolo, 9il
quale è una figura per il tempo presente, e voleva indicare che i doni e
i sacrifici offerti non potevano rendere perfetto nella coscienza colui
che faceva il servizio divino, 10trattandosi
solo di cibi, di bevande, di varie abluzioni e di ordinamenti carnali,
imposti fino al tempo del cambiamento. 11Ma
Cristo, essendo venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso un
tabernacolo piú grande e piú perfetto non fatto da mano d'uomo, cioè
non di questa creazione, 12entrò
una volta per sempre nel santuario, non con sangue di capri e di vitelli,
ma col proprio sangue, avendo acquistato una redenzione eterna. 13Infatti,
se il sangue dei tori e dei capri e la cenere di una giovenca aspersi
sopra i contaminati li santifica, purificandoli nella carne, 14quanto
piú il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno offerse se stesso
puro di ogni colpa a Dio, purificherà la vostra coscienza dalle opere
morte per servire il Dio vivente! 15E
perciò egli è il mediatore del nuovo patto affinché, essendo
intervenuta la morte per il riscatto dalle trasgressioni commesse sotto il
primo patto, i chiamati ricevano la promessa dell'eterna eredità. 16Poiché
dove c'è un testamento, ci deve essere necessariamente anche la morte del
testatore. 17Il
testamento infatti è valido solo dopo la morte di qualcuno, perché non
ha alcuna forza mentre vive ancora il testatore. 18Per
questo neppure il primo fu inaugurato senza sangue. 19Infatti,
quando tutti i comandamenti secondo la legge furono proclamati da Mosè a
tutto il popolo, egli, preso il sangue dei vitelli e dei capri, con acqua,
lana scarlatta e issopo, asperse il libro stesso e tutto il popolo, 20dicendo
«Questo è il sangue del patto che Dio ha ordinato per voi». 21Parimenti
con quel sangue egli asperse pure il tabernacolo e tutti gli arredi del
servizio divino. 22E,
secondo la legge, quasi tutte le cose sono purificate col sangue; e senza
spargimento di sangue non c'è perdono dei peccati. 23Era
dunque necessario che i modelli delle cose celesti fossero purificati con
queste cose; ma le cose celesti stesse lo dovevano essere con sacrifici piú
eccellenti di questi. 24Cristo
infatti non è entrato in un santuario fatto da mani d'uomo, figura delle
cose vere, ma nel cielo stesso per comparire ora davanti alla presenza di
Dio per noi, 25e
non per offrire se stesso piú volte, come il sommo sacerdote che entra
ogni anno nel santuario con sangue, non suo. 26altrimenti
egli avrebbe dovuto soffrire piú volte dalla fondazione del mondo; ma
ora, una sola volta, alla fine delle età, Cristo è stato manifestato per
annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. 27E
come è stabilito che gli uomini muoiano una sola volta, e dopo ciò viene
il giudizio, 28cosí
anche Cristo, dopo essere stato offerto una sola volta per prendere su di
sé i peccati di molti, apparirà una seconda volta senza peccato a coloro
che lo aspettano per la salvezza.
25Infatti
Davide dice di lui: "Io ho avuto del continuo il Signore davanti a
me, perché egli è alla mia destra, affinché io non sia smosso. 26Per
questo si è rallegrato il cuore mio e ha giubilato la mia lingua, e anche
la mia carne dimorerà nella speranza. 27Poiché
tu non lascerai l'anima mia nell'Ades e non permetterai che il tuo Santo
veda la corruzione. 28Tu
mi hai fatto conoscere le vie della vita, tu mi riempirai di gioia alla
tua presenza".
8Io
ho continuamente posto l'Eterno davanti ai miei occhi; poiché egli è
alla mia destra, io non sarò mai smosso. 9Perciò
il mio cuore si rallegra, e la mia anima esulta per la gloria della mia
eredità; anche la mia carne dimorerà fiduciosa e al sicuro, 10perché
tu non lascerai l'anima mia nello Sceol e non permetterai che il tuo Santo
veda la corruzione. 11Tu
mi mostrerai il sentiero della vita; c'è abbondanza di gioia alla tua
presenza; alla tua destra vi sono delizie in eterno.
3«Io
ho fatto un patto col mio eletto, ho giurato a Davide, mio servo, dicendo:
4Stabilirò
la tua progenie in eterno, ed edificherò il tuo trono per ogni età.
(Sela)
11L'Eterno
ha giurato a Davide in verità e non cambierà: «Io metterò sul tuo
trono un frutto delle tue viscere.
12Quando
i tuoi giorni saranno compiuti e tu riposerai con i tuoi padri, io
innalzerò dopo di te la tua discendenza che uscirà dalle tue viscere e
stabilirò il suo regno. 13Egli
edificherà una casa al mio Nome e io renderò stabile per sempre il trono
del suo regno. 14Io
sarò per lui un padre ed egli mi sarà un figlio; quando farà del male,
lo castigherò con verga d'uomo e con colpi di figli d'uomini, 15ma
la mia misericordia non si allontanerà, come l'ho ritirata da Saul, che
io ho rimosso davanti a te. 16La
tua casa e il tuo regno saranno resi saldi per sempre davanti a me e il
tuo trono sarà reso stabile per sempre"»
1Or
avvenne che Davide dopo che si era stabilito nella sua casa disse al
profeta Nathan: «Ecco, io abito in una casa di cedro mentre l'arca del
patto dell'Eterno si trova sotto una tenda». 2Nathan
rispose a Davide: «Fa' tutto ciò che hai in cuore, perché Dio è con te».
3Ma
quella stessa notte la parola di DIO fu rivolta a Nathan, dicendo: 4«Va'
a dire al mio servo Davide "Cosí dice l'Eterno: Non sarai tu a
costruirmi una casa in cui possa dimorare. 5Infatti
non ho mai abitato in una casa dal giorno in cui feci uscire Israele
dall'Egitto fino ad oggi; ma sono andato di tenda in tenda e da una dimora
all'altra. 6Dovunque
sono andato con tutto Israele, ho io mai parlato ad alcuno dei giudici
d'Israele, ai quali avevo comandato di pascere il mio popolo, dicendo:
"Perché non mi costruite una casa di cedro?". 7Ora
dunque parlerai cosí al mio servo Davide: "Cosí dice l'Eterno degli
eserciti: lo ti presi dall'ovile, mentre seguivi le pecore, per
costituirti principe sul mio popolo Israele. 8Sono
stato con te dovunque sei andato, ho sterminato davanti a te tutti i tuoi
nemici e ho reso il tuo nome come quello dei grandi che sono sulla terra. 9Inoltre
assegnerò un posto al mio popolo Israele e lo pianterò perché abiti in
casa sua e non sia piú sballottato, e i malvagi non continuino a
devastarlo come prima, 10fin
da quando ho stabilito i giudici sul mio popolo Israele, Umilierò pure
tutti i tuoi nemici. Inoltre ti annunzio che l'Eterno ti costruirà una
casa. 11Quando
i tuoi giorni si compiranno e tu andrai a raggiungere i tuoi padri, io farò
sorgere un tuo discendente, che sarà uno dei tuoi figli, e consoliderò
il suo regno. 12Egli
mi costruirà una casa e io renderò saldo il suo trono per sempre. 13lo
sarò per lui un padre ed egli sarà per me un figlio; e non ritirerò da
lui il mio favore come l'ho ritirato da colui che ti ha preceduto. 14Io
lo renderò saldo per sempre nella mia casa e nel mio regno, e il suo
trono sarà reso stabile per sempre"». 15Nathan
parlò a Davide, secondo tutte queste parole e secondo tutta questa
visione. 16Allora
il re Davide entrò, si sedette davanti all'Eterno e disse: «Chi sono io,
o Eterno DIO, che cosa è la mia casa, perché tu mi abbia fatto arrivare
fino qui? 17Eppure
questo è parso poca cosa ai tuoi occhi, o DIO; tu hai pure parlato della
casa del tuo servo per un lontano avvenire e mi hai riguardato come se
fossi un uomo di alto rango, o Eterno DIO. 18Che
cosa potrebbe ancora dirti Davide per l'onore fatto al tuo servo? Tu che
conosci infatti il tuo servo. 19O
Eterno, per amore del tuo servo secondo il tuo cuore, hai compiuto tutto
queste opere potenti per far conoscere tutte queste grandi cose. 20O
Eterno, nessuno è simile a te e non c'è altro DIO fuori di te, secondo
tutto ciò che abbiamo udito con le nostre orecchie. 21E
chi è come il tuo popolo Israele l'unica nazione sulla terra che DIO sia
venuto a redimere per farne il suo popolo, per farti un nome con cose
grandi tremende, scacciando le nazioni davanti al tuo popolo che tu hai
redento dall'Egitto? 22Tu
hai fatto del tuo popolo Israele tuo proprio popolo per sempre; e tu,
Eterno, sei divenuto il loro DIO. 23Or
dunque, o Eterno, la parola che hai pronunciato riguardo al tuo servo alla
sua casa rimanga stabile per sempre! Fa'
come hai detto! 24Sí,
rimanga stabile, affinché il tuo nome sia magnificato per sempre e si
possa dire: "L'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele, è veramente
DIO per Israele"; e la casa del tuo servo Davide sia resa stabile
davanti a te! 25Poiché
tu stesso, o mio DIO, hai rivelato al tuo servo che gli avresti costruito
una casa. Per questo il tuo servo ha trovato il coraggio di pregare alla
tua presenza. 26E
ora, o Eterno, tu Sei DIO e hai promesso questo bene al tuo servo. 27Pertanto
ti piaccia di benedire la casa del tuo servo, perché sussista per sempre
davanti a te, perché ciò che tu benedici, o Eterno, è benedetto per
sempre».
25Poiché
tu stesso, o mio DIO, hai rivelato al tuo servo che gli avresti costruito
una casa. Per questo il tuo servo ha trovato il coraggio di pregare alla
tua presenza. 26E
ora, o Eterno, tu Sei DIO e hai promesso questo bene al tuo servo. 27Pertanto
ti piaccia di benedire la casa del tuo servo, perché sussista per sempre
davanti a te, perché ciò che tu benedici, o Eterno, è benedetto per
sempre».
4«Va' a dire al mio servo Davide "Cosí dice l'Eterno: Non sarai tu a costruirmi una casa in cui possa dimorare.
32Questo
Gesú, Dio lo ha risuscitato; e di questo noi tutti siamo testimoni. 33Egli
dunque, essendo stato innalzato alla destra di Dio e avendo ricevuto dal
Padre la promessa dello Spirito Santo, ha sparso quello che ora voi vedete
e udite. 34Poiché
Davide non è salito in cielo anzi egli stesso dice: "Il Signore ha
detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, 35finché
io abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi 36Sappia
dunque con certezza tutta la casa d'Israele che quel Gesú che voi avete
crocifisso, Dio lo ha fatto Signore e Cristo», 37Or
essi, udite queste cose, furono compunti nel cuore e chiesero a Pietro e
agli apostoli: «Fratelli, che dobbiamo fare?».
38Allora
Pietro disse loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome
di Gesú Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello
Spirito Santo. 39Poiché
la promessa è per voi e per i vostri figli e per tutti coloro che sono
lontani, per quanti il Signore Dio nostro ne chiamerà».
41Quelli
dunque che ricevettero la sua parola lietamente furono battezzati; in quel
giorno furono aggiunte circa tremila persone.
12E
in nessun altro vi è la salvezza, poiché non c'è alcun altro nome sotto
il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere
salvati».
27Poiché
voi tutti che siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di
Cristo. 28Non
c'è né Giudeo né Greco, non c'è né schiavo né libero, non c'è né
maschio né femmina, perché tutti siete uno in Cristo Gesú. 29Ora,
se siete di Cristo, siete dunque progenie d'Abrahamo ed eredi secondo la
promessa.
16Ora
le promesse furono fatte ad Abrahamo e alla sua discendenza. La Scrittura
non dice: «E alle discendenze» come se si trattasse di molte, ma come di
una sola: «E alla tua discendenza», cioè Cristo.
14Poiché tutti quelli che sono condotti dallo Spirito di Dio sono figli di Dio. 15Voi infatti non avete ricevuto uno spirito di schiavitú per cadere nuovamente nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione per il quale gridiamo: «Abba, Padre» 16Lo
Spirito stesso rende testimonianza al nostro spirito che noi siamo figli
di Dio. 17E
se siamo figli, siamo anche eredi, eredi di Dio e coeredi di Cristo, se
pure soffriamo con lui per essere anche con lui glorificati.
17Or
io dico questo: la legge, venuta dopo quattrocentotrent'anni, non annulla
il patto ratificato prima da Dio in Cristo, in modo da annullare la
promessa. 18Infatti,
se l'eredità derivasse dalla legge, non verrebbe piú dalla promessa. Or
Dio la donò ad Abrahamo mediante la promessa.
40E
con molte altre parole li scongiurava e li esortava, dicendo: «Salvatevi
da questa perversa generazione».
4Poi
udii un'altra voce dal cielo che diceva: «Uscite da essa, o popolo mio,
affinché non abbiate parte ai suoi peccati e non vi venga addosso alcuna
delle sue piaghe, 5perché
i suoi peccati si sono accumulati e sono giunti fino al cielo, e Dio si è
ricordato delle sue iniquità. 6Rendete
ciò che essa ha fatto a voi, anzi rendetele il doppio secondo le sue
opere; nella coppa in cui ha versato, versatele il doppio. 7Nella
misura che essa ha glorificato se stessa e ha vissuto nelle delizie, nella
stessa misura datele tormento e cordoglio, poiché essa dice in cuor suo:
"Io seggo come regina, non sono vedova e non vedrò mai
cordoglio". 8Per
questo, in uno stesso giorno, verranno le sue piaghe: morte, cordoglio e
fame, e sarà interamente consumata col fuoco, poiché potente è il
Signore Dio che la giudicherà».
7Or
la fine di tutte le cose è vicina; siate dunque sobri e vigilanti per
dedicarvi alle preghiere,
10Ora
il giorno del Signore verrà come un ladro di notte; in quel giorno i
cieli passeranno stridendo, gli elementi si dissolveranno consumati dal
calore e la terra e le opere che sono in essa saranno arse.
2«IO
farò interamente scomparire ogni cosa dalla faccia della terra», dice
l'Eterno. 3«Farò
scomparire uomini e bestie, farò scomparire gli uccelli del cielo e i
pesci del mare, le cause di peccato assieme agli empi, e sterminerò
l'uomo dalla faccia della terra», dice l'Eterno.
1Ora, quanto ai tempi e alle stagioni, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva, 2poiché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte. 3Quando infatti diranno: «Pace e sicurezza», allora una subitanea rovina cadrà loro addosso, come le doglie di parto alla donna incinta e non scamperanno affatto. 4Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosí che quel giorno vi sorprenda come un ladro.
1
Tessalonicesi 4:13-18 14Infatti, se crediamo che Gesú è morto ed è risuscitato, crediamo pure che Dio condurrà con lui, per mezzo di Gesú, quelli che si sono addormentati. 15Ora vi diciamo questo per parola del Signore: noi viventi, che saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo coloro che si sono addormentati 16perché il Signore stesso con un potente comando, con voce di arcangelo con la tromba di Dio discenderà dal cielo, e quelli che sono morti in Cristo risusciteranno per primi; 17poi noi viventi, che saremo rimasti saremo rapiti assieme a loro sulle nuvole, per incontrare il Signore nell'aria; cosí saremo sempre col Signore. 18Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.
2
Tessalonicesi 2:1-12 2di non lasciarvi subito sconvolgere nella mente nè turbare o da spirito, o da parola, o da qualche epistola come se venisse da parte nostra, quasi che il giorno di Cristo sia già venuto. 3Nessuno v'inganni in alcuna maniera, perché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e prima che sia manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione, 4l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato dio o oggetto di adorazione, tanto da porsi a sedere nel tempio di Dio come Dio, mettendo in mostra se stesso e proclamando di essere Dio. 5Non vi ricordate che, quando ero ancora tra voi, vi dicevo queste cose? 6E ora sapete ciò che lo ritiene, affinché sia manifestato a suo tempo. 7Il mistero dell'empietà infatti è già all'opera, aspettando soltanto che chi lo ritiene al presente sia tolto di mezzo. 8Allora sarà manifestato quell'empio che il Signore distruggerà col soffio della sua bocca e annienterà all'apparire della sua venuta. 9La venuta di quell'empio avverrà per l'azione di Satana, accompagnata da ogni sorta di portenti, di segni e di prodigi bugiardi, 10e da ogni inganno di malvagità per quelli che periscono, perché hanno rifiutato di amare la verità per essere salvati. 11E per questo Dio manderà loro efficacia di errore, perché credano alla menzogna, 12affinché siano giudicati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nella malvagità!
1Carissimi,
questa è già la seconda epistola che vi scrivo; in entrambe cerco di
tener desto il vostro genuino modo di pensare facendo appello alla vostra
memoria 2affinché
vi ricordiate delle parole già dette dai santi profeti e del comandamento
dello stesso Signore e Salvatore trasmessovi da noi apostoli, 3Prima
di tutto dovete sapere questo, che negli ultimi giorni verranno degli
schernitori, che cammineranno secondo le loro proprie voglie 4e
diranno: «Dov'è la promessa della sua venuta? Da quando infatti i padri
si sono addormentati, tutte le cose continuano come dal principio della
creazione». 5Ma
essi dimenticano volontariamente che per mezzo della parola di Dio i cieli
vennero all'esistenza molto tempo fa, e che la terra fu tratta dall'acqua
e fu formata mediante l'acqua, 6a
motivo di cui il mondo di allora, sommerso dall'acqua, perì, 7mentre
i cieli e la terra attuali sono riservati dalla stessa parola per il
fuoco, conservati per il giorno del giudizio e della perdizione degli
uomini empi. 8Ora,
carissimi, non dimenticate quest'unica cosa: che per il Signore un giorno
è come mille anni, e mille anni come un giorno. 9Il
Signore non ritarda l'adempimento della sua promessa, come alcuni credono
che egli faccia, ma è paziente verso di noi non volendo che alcuno
perisca, ma che tutti vengano a ravvedimento. 10Ora
il giorno del Signore verrà come un ladro di notte; in quel giorno i
cieli passeranno stridendo, gli elementi si dissolveranno consumati dal
calore e la terra e le opere che sono in essa saranno arse. 11Poiché
dunque tutte queste cose devono essere distrutte, come non dovreste voi
avere una condotta santa e pia, 12mentre
aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, a motivo del quale i
cieli infuocati si dissolveranno e gli elementi consumati dal calore si
fonderanno? 13Ma
noi, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e nuova terra nei
quali abita la giustizia. 14Perciò,
carissimi, aspettando queste cose, fate in modo di essere trovati da lui
immacolati e irreprensibili, in pace. 15E
ricordate che la pazienza del nostro Signore è in funzione della
salvezza, come anche il nostro caro fratello Paolo vi ha scritto, secondo
la sapienza che gli è stata data; 16e
questo egli fa in tutte le sue epistole, in cui parla di queste cose. In
esse vi sono alcune cose difficili da comprendere, che gli uomini
ignoranti ed instabili torcono, come fanno con le altre Scritture, a loro
propria perdizione. 17Voi
dunque, carissimi, conoscendo già queste cose, state in guardia per non
venir meno nella vostra fermezza portati via dall'errore degli empi. 18Crescete
invece nella grazia e nella conoscenza del Signore e Salvatore nostro Gesú
Cristo. A lui sia la gloria, ora e in eterno. Amen.
22«Poiché
come i nuovi cieli e la nuova terra che io farò sussisteranno stabili
davanti a me», dice l'Eterno, «cosí sussisteranno la vostra progenie e
il vostro nome. 23E
avverrà che di novilunio in novilunio e di sabato in sabato ogni carne
verrà a prostrarsi davanti a me», dice l'Eterno. 24«Quando
essi usciranno, vedranno i cadaveri degli uomini che si sono ribellati
contro di me; poiché il loro verme non morirà e il loro fuoco non si
estinguerà, e saranno in orrore ad ogni carne».
19Io
prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra, che io ti ho
posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli
dunque la vita, perché possa vivere, tu e i tuoi discendenti,
6Gesú
gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre
se non per mezzo di me.
4allorché in lui ci ha eletti prima della fondazione del mondo, affinché fossimo santi e irreprensibili davanti a lui nell'amore, 5avendoci predestinati ad essere adottati come suoi figli per mezzo di Gesú Cristo secondo il beneplacito della sua volontà,
22Se qualcuno non ama il Signor Gesú Cristo, sia anatema! Maran-atha. cioè: Il Signore viene.
Bibbia: La Nuova Diodatti
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