Chiesa Dei Figli del Signore Gesù Cristo | |||||||||||||||||||||||
|
Punti Biblici:
26ma
il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi
insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto. 19Voi
dunque non siete piú forestieri né ospiti, ma concittadini dei santi e
membri della famiglia di Dio, 20edificati
sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Gesú Cristo stesso
la pietra angolare, 21su
cui tutto l'edificio ben collegato cresce per essere un tempio santo nel
Signore, 22nel
quale anche voi siete insieme edificati per essere una dimora di Dio nello
Spirito. 16Lo
Spirito stesso rende testimonianza al nostro spirito che noi siamo figli
di Dio. 39Voi
investigate le Scritture, perché pensate di aver per mezzo di esse vita
eterna; ed esse sono quelle che testimoniano di me. 14Poiché
tutti quelli che sono condotti dallo Spirito di Dio sono figli di Dio. 22Se
uno ha commesso un delitto che merita la morte ed è stato messo a morte,
e tu l'hai appeso a un albero, 23il
suo cadavere non rimarrà tutta la notte sull'albero, ma lo seppellirai lo
stesso giorno; perché colui che è appeso è maledetto da Dio, e tu non
contaminerai la terra che l'Eterno, il tuo DIO, ti dà in eredità». 29Fece
quindi appendere il re di Ai ad un albero e ve lo lasciò fino alla sera;
al tramonto del sole, Giosuè ordinò che il suo cadavere fosse calato
dall'albero, fosse gettato all'ingresso della porta della città e vi
ammassarono sopra un grande mucchio di pietre, che rimane fino ad oggi. 26Dopo
di ciò Giosuè li percosse e li fece morire, quindi li fece appendere a
cinque alberi, sui quali rimasero appesi fino a sera. 27Al
tramontar del sole, Giosuè ordinò di calarli dagli alberi e di gettarli
nella caverna dove si erano nascosti; poi all'ingresso della caverna
misero delle grosse pietre, che sono rimaste là fino al giorno d'oggi. 11Ho
pure dato ordine che se qualcuno altera questo decreto, si tolga una trave
dalla sua casa, la si rizzi ed egli vi sia appeso, e la sua casa sia
ridotta in un immondezzaio a motivo di questo. 13Cristo
ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo diventato
maledizione per noi (poiché sta scritto: «Maledetto chiunque è appeso
al legno»), 38Pilato
gli chiese: «Che cosa è verità?». E, detto questo, uscí di nuovo
verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo alcuna colpa in lui. 6Ora,
quando lo videro i capi sacerdoti e le guardie, si misero a gridare,
dicendo: «Crocifiggilo, crocifiggilo». Pilato disse loro: «Prendetelo
voi e crocifiggetelo, perché io non trovo in lui colpa alcuna». 7I
Giudei gli risposero: «Noi abbiamo una legge e secondo la nostra legge
egli deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio». 4Pilato
quindi disse ai capi dei sacerdoti e alle turbe: «Io non trovo nessuna
colpa in quest'uomo». 15Ora
il governatore, in occasione di ogni festività, aveva l'usanza di
rilasciare alla folla un prigioniero, come essi volevano. 16Avevano
in quel tempo un ben noto prigioniero, di nome Barabba. 17Quando
si furono radunati, Pilato chiese loro: «Chi volete che vi liberi,
Barabba o Gesú, detto Cristo?». 18Perché
egli sapeva bene che glielo avevano consegnato per invidia. 19Ora,
mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: «Non avere
nulla a che fare con quel giusto, perché oggi ho molto sofferto in sogno,
per causa sua». 20Ma
i capi dei sacerdoti e gli anziani persuasero le folle a chiedere Barabba,
e a far morire Gesú. 21E
il governatore, replicando, disse loro: «Quale dei due volete che vi
liberi?». Essi dissero: «Barabba!». 22Pilato
disse loro: «Che farò dunque di Gesú, detto Cristo?». Tutti
gli dissero: «Sia crocifisso!». 23Ma
il governatore disse: «Eppure, che male ha fatto?». Ma
essi gridavano ancora piú forte: «Sia crocifisso!». 24Allora
Pilato, vedendo che non otteneva nulla, ma che anzi il tumulto cresceva
sempre piú, prese dell'acqua e si lavò le mani davanti alla folla,
dicendo: «Io sono innocente del sangue di questo giusto; pensateci voi».
25E
tutto il popolo rispondendo disse: «Sia il suo sangue sopra di noi e
sopra i nostri figli!». 26Allora
egli liberò loro Barabba; e dopo aver fatto flagellare Gesú, lo diede
loro, perché fosse crocifisso. 1E
al mattino presto, i capi dei sacerdoti con gli anziani, gli scribi e
tutto il sinedrio, tenuto consiglio, legarono Gesú, lo portarono via e lo
consegnarono a Pilato. 2E
Pilato gli domandò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli, rispondendo,
gli disse: «Tu lo dici». 3E
i capi dei sacerdoti lo accusavano di molte cose; ma egli non rispondeva
nulla. 4Pilato
lo interrogò di nuovo, dicendo: «Non rispondi nulla? Vedi di quante cose
ti accusano?». 5Ma
Gesú non rispose piú nulla, tanto che Pilato ne rimase meravigliato. 6Or
ad ogni festa era solito rilasciare loro un prigioniero, chiunque essi
chiedessero. 7Vi
era allora in prigione un tale chiamato Barabba, insieme ad altri compagni
ribelli, i quali avevano commesso un omicidio durante una sommossa. 8E
la folla, gridando, cominciò a domandare che facesse come aveva sempre
fatto per loro. 9Allora
Pilato rispose loro, dicendo: «Volete che vi liberi il re dei Giudei?». 10Perché
sapeva che i capi dei sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. 11Ma
i capi dei sacerdoti incitarono la folla a chiedere piuttosto che
liberasse loro Barabba. 12E
Pilato, prendendo di nuovo la parola, disse loro: «Che volete dunque che
faccia di colui che voi chiamate il re dei Giudei?». 13Ed
essi gridarono di nuovo: «Crocifiggilo!». 14E
Pilato disse loro: «Ma che male ha fatto?». Essi allora gridarono ancora
piú forte: «Crocifiggilo!». 15Perciò
Pilato, volendo soddisfare la folla, liberò loro Barabba. E, dopo aver
flagellato Gesú, lo consegnò loro perché fosse crocifisso. 16Allora
i soldati lo condussero nel cortile interno, cioè nel pretorio, e
convocarono l'intera coorte. 17Lo
vestirono di porpora e, intrecciata una corona di spine, gliela misero sul
capo. 18Cominciarono
poi a salutarlo dicendo: «Salve, re dei Giudei!». 19E
gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando
le ginocchia, lo adoravano. 20Dopo
averlo schernito, lo spogliarono della porpora e lo rivestirono delle sue
vesti, poi lo portarono fuori per crocifiggerlo. 13Allora
Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti i magistrati e il popolo, 14disse
loro: «Voi mi avete portato quest'uomo, come uno che perverte il popolo;
ed ecco, dopo averlo esaminato alla vostra presenza, non ho trovato in lui
nessuna delle colpe di cui lo accusate 15e
neppure Erode, perche lo ha rimandato a noi; in realtà egli non ha fatto
nulla che meriti la morte. 16Perciò,
dopo averlo fatto flagellare, lo rilascerò». 17Ora
in occasione della festa di Pasqua, il governatore doveva liberare
qualcuno. 18Ma
essi tutti insieme gridarono, dicendo: «A morte costui, e liberaci
Barabba». 19Questi
era stato incarcerato per una sedizione fatta in città e per omicidio. 20Perciò
Pilato desiderando liberare Gesú parlò loro di nuovo. 21Ma
essi gridavano, dicendo: «Crocifiggilo, crocifiggilo». 22Per
la terza volta, egli disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Io non ho
trovato in lui alcuna colpa che meriti la morte. Perciò, dopo averlo
fatto flagellare, lo rilascerò». 23Ma
quelli insistevano con grandi grida, chiedendo che fosse crocifisso, e le
loro grida e quelle dei capi dei sacerdoti finirono per prevalere. 24Pilato
allora decise che fosse fatto ciò che chiedevano. 25E
rilasciò loro colui che era stato incarcerato per sedizione e per
omicidio e che essi avevano richiesto; e consegnò Gesú alla loro volontà.
39Or
uno dei malfattori appesi lo ingiuriava, dicendo: «Se tu sei il Cristo,
salva te stesso e noi». 23il
suo cadavere non rimarrà tutta la notte sull'albero, ma lo seppellirai lo
stesso giorno; perché colui che è appeso è maledetto da Dio, e tu non
contaminerai la terra che l'Eterno, il tuo DIO, ti dà in eredità».
50Or
vi era un uomo di nome Giuseppe, che era membro del sinedrio, uomo giusto
e buono, 51il
quale non aveva acconsentito alla deliberazione e all'operato degli altri.
Egli era di Arimatea, città dei Giudei, e aspettava anch'egli il regno di
Dio. 52Costui
si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesú. 53E,
dopo averlo tirato giú dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo mise
in un sepolcro scavato nella roccia, dove nessuno era ancora stato
sepolto. 54Era
il giorno della Preparazione, e il sabato stava per cominciare. 57Poi
verso sera giunse un uomo ricco di Arimatea, di nome Giuseppe, il quale
era pure discepolo di Gesú. 58Costui
si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesú. Allora Pilato comandò
che il corpo gli fosse consegnato. 59E
Giuseppe, preso il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito; 60e
lo mise nel suo sepolcro nuovo, che egli si era fatto scavare nella
roccia; poi, dopo aver rotolato una grande pietra all'ingresso del
sepolcro, se ne andò. 61Or
Maria Maddalena e l'altra Maria stavano là, sedute di fronte al sepolcro.
42Poi,
avvicinandosi ormai la sera, poiché era la Preparazione, cioè la vigilia
del sabato, 43Giuseppe
d'Arimatea, un rispettabile membro del consiglio, che aspettava anch'egli
il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato e domandò il corpo di
Gesú. 44E
Pilato si meravigliò che fosse già morto. E, chiamato il centurione, gli
domandò se fosse morto da molto tempo. 45E,
rassicurato dal centurione, concesse il corpo a Giuseppe. 46E
questi, comperato un lenzuolo e deposto Gesú dalla croce, lo avvolse nel
lenzuolo e lo mise in un sepolcro che era stato scavato nella roccia; poi
rotolò una pietra davanti all'entrata del sepolcro. 47E
Maria Maddalena e Maria, madre di Iose, osservavano dove egli veniva
deposto. 24Egli
stesso portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce,
affinché noi, morti al peccato, viviamo per la giustizia; e per le sue
lividure siete stati guariti. 29Ma
Pietro e gli altri apostoli, rispondendo, dissero: «Bisogna ubbidire a
Dio piuttosto che agli uomini. 30Il
Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesú, che voi uccideste, appendendolo
al legno. 39E
noi siamo testimoni di tutte le cose che egli ha fatto nel paese dei
Giudei e in Gerusalemme; e come essi lo uccisero, appendendolo a un legno.
29Dopo
aver compiuto tutte le cose che sono scritte di lui egli fu tratto giú
dal legno e fu posto in un sepolcro. 34Gesú
rispose loro: «Non è scritto nella vostra legge: "Io ho detto: Voi
siete dèi"? 35Ora,
se essa chiama dèi coloro a cui fu rivolta la parola di Dio (e la
Scrittura non può essere annullata), 126E'
tempo che tu operi, o Eterno; essi hanno annullato la tua legge. 16e
questo egli fa in tutte le sue epistole, in cui parla di queste cose. In
esse vi sono alcune cose difficili da comprendere, che gli uomini
ignoranti ed instabili torcono, come fanno con le altre Scritture, a loro
propria perdizione.
Bibbia: La Nuova Diodatti
|
Copyright © 2004 - 2022 Chiesa Dei Figli del Signore Gesù Cristo |